
Situata nell’elegante e tranquilla Via Omero, ai bordi di Villa Borghese, l’Academia Belgica è una fondazione di pubblica utilità, dedicata alla ricerca, alla creazione e all’organizzazione di iniziative culturali e scientifiche.
Parte dell’Unione internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte di Roma, l’istituzione ospita ricercatori e artisti belgi e favorisce il dialogo culturale tra l’Italia e il Belgio, promuovendo gli scambi tra le realtà accademiche internazionali presenti in Italia.
Storie di sapere: l’Academia Belgica nel tempo
L’accademia affonda le sue radici culturali all’inizio del secolo scorso, con la realizzazione di un istituto culturale belga nel cuore della Città Eterna. Nel 1902, nasce l’Istituto storico belga di Roma, focalizzato sullo studio del Belgio e le sue connessioni con l’Italia e, soprattutto, con la capitale.
Nel 1930, all’epoca del matrimonio tra la principessa Marie-José del Belgio, poi ultima regina d’Italia, e il principe Umberto di Savoia, prende forma un’importante iniziativa: su iniziativa della principessa, una parte dei fondi sottoscritti dalla popolazione belga come dono di nozze viene impiegata per dare vita alla Fondazione nazionale Principessa Marie-José. Contestualmente, da quella visione nasce l’idea di un brillante progetto culturale, l’Academia Belgica, dedicata a promuovere il dialogo in ambito scientifico e culturale tra Italia e Belgio, accogliendo, in una residenza romana, artisti e ricercatori belgi.
Per più di sette decenni, l’accademia ha portato avanti le sue finalità in sinergia con l’Istituto storico belga di Roma e la Fondazione nazionale Principessa Marie-José, fino al 2017, quando le tre istituzioni hanno intrecciato le proprie missioni in un unico percorso: l’Academia Belgica, centro per la Storia, le Arti e le Scienze a Roma.
Architetture che ispirano: l’elegante imponenza dell’Academia Belgica
Realizzato tra il 1937 e il 1939, su progetto degli architetti Gino Cipriani, già coinvolto nel progetto del Reale Istituto Neerlandese di Roma (KNIR), e del belga Jean Hendrickx-Van den Bosch, la maestosa costruzione fu inaugurata nel 1939 alla presenza della Principessa Marie-José del Belgio e del Principe Umberto di Savoia.
Immersi in uno scenario verde e tranquillo, che ospita prestigiose accademie e musei come la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea e l’ETRU - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, gli spazi dell’Academia Belgica furono sottoposti a importanti lavori di ristrutturazione, eseguiti in diverse fasi ‒ i primi interventi nel 1997 e, successivamente, dal 2002 al 2007. La struttura si presenta come un sobrio ed elegante edificio, un pregevole esempio architettonico che coniuga armoniosamente l’essenzialità modernista e la raffinatezza Art Déco. Gli interni, che riflettono il gusto e la tradizione dei due paesi, Italia e Belgio, ospitano diversi ambienti e un atelier per gli artisti, sale conferenze, sale riunioni e una sala accoglienza.
La pregevole biblioteca storica conserva oltre 80.000 volumi, principalmente dedicati ad ambiti umanistici – tra cui archeologia, storia dell’arte e dell’architettura, religioni –, oltre a riviste scientifiche belghe, italiane e internazionali, una collezione di libri antichi e diversi fondi provenienti dalle raccolte di eminenti studiosi belgi. Tra questi, Franz Cumont, Henri Pirenne, Pierre Bautier, Fernand De Visscher, Joseph Mertens, Cécile Dulière e Nicole Dacos.
Foto turismoroma
Accademia di Danimarca


Reale Istituto Neerlandese di Roma - Istituto Olandese


Accademia d'Egitto


Accademia Britannica - The British School at Rome


Istituto Giapponese di Cultura


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