
Incorniciato dal verde, nello splendido contesto di Valle Giulia, l’Istituto Svedese di Studi Classici sorge nell’incantevole via Omero, tra il l’Accademia di Danimarca e il Reale Istituto Neerlandese, formando insieme a questi ultimi un raffinato quadrante culturale nordico.
La prestigiosa fondazione privata, finanziata dal Ministero dell’Educazione, favorisce la ricerca e l’insegnamento accademico in archeologia classica, filologia classica, storia dell’arte e dell’architettura, storia letteraria e culturale, offrendo corsi di studi classici e borse di studio e, attraverso eventi di respiro internazionale, incoraggiando un vivace confronto in ambito accademico.
Dall’estremo Nord alla Città Eterna: un secolo di studi, cultura e ricerca
L’istituto ‒ nato a metà degli anni Venti su impulso di Gustavo Adolfo, futuro re di Svezia ‒ dà inizio alla sua missione culturale nel 1926, attivando un corso di archeologia classica, nella prima sede nel Rione Monti, in via del Boschetto, a cui fa seguito, nel 1928, la residenza all’interno di Palazzo Brancaccio. La sede attuale di via Omero arriva alla fine degli anni Trenta (1939), grazie all’intesa tra i due paesi, secondo cui, in cambio del terreno in Valle Giulia, l’Italia avrebbe ottenuto un lotto per edificare l’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma.
Architetture, vocazione, identità: ispirazioni nordiche nel cuore di Roma
Situato a ridosso della bellissima Villa Borghese, l’edificio dell’Istituto Svedese di Studi Classici fu realizzato tra il 1938 e il 1940, su progetto del celebre architetto Ivar Tengbom, con l’idea di rispecchiare le linee semplici, moderne ed eleganti dell’architettura svedese. Gli arredi, in egual modo coerenti con lo stile svedese, furono selezionati da un comitato, presieduto dal principe Eugenio, che, per l’occasione, realizzò e donò all’istituto una copia del suo dipinto La Nuvola, che si ammira nella Sala Conferenze. Il cortile ospita invece Solglitter (Bagliore di sole), l’opera scultorea di Carl Milles, concessa dalla moglie Olga nel 1956.
La prestigiosa biblioteca è focalizzata su archeologia classica, topografia del Mediterraneo, etruscologia, storia e storia dell’arte antica, protostoria, filologia classica, storia dell’arte e dell’architettura, restauro e tutela dei beni culturali, con un nucleo dedicato ad archeologia, arte, storia e letteratura svedese. Al suo interno custodisce circa 70.000 volumi e 200 riviste correnti, tra cui le Collezioni Bildt, Hernmarck, Yarden e Hartmann.
Tra gli spazi dell’istituto figurano, inoltre, un laboratorio archeologico, ambienti residenziali per borsisti e ricercatori, una foresteria, progettata dall’architetto Anders Tengbom e costruita nel 1964, e un auditorio, realizzato tra il 1987 e 1988 nel corso delle opere di ristrutturazione a firma di Bo Myrenberg.
Foto Redazione turismoroma
Accademia di Danimarca


Reale Istituto Neerlandese di Roma - Istituto Olandese


Academia Belgica


Accademia di Romania


Accademia d'Egitto


Accademia Britannica - The British School at Rome


Istituto Giapponese di Cultura


Informazioni
Per gli orari e le modalità di visita consultare il sito ufficiale www.isvroma.it.

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