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Sette opere della Natività: uno sguardo al cuore sacro di Roma

Basilica di Santa Maria in Trastevere, Storie della Vergine di Pietro Cavallini

Sin dall’antichità, il legame con il sacro scorre nell’anima della città: nella prima pietra della chiesa fondata dall’apostolo Pietro, nella storia delle sue catacombe cristiane, nelle sue mille splendide chiese.

La Natività del Cristo è una delle grandi testimonianze artistiche e spirituali raffigurata in dipinti, sculture, mosaici e affreschi creati, nel corso dei secoli, dal genio di chi, giunto a Roma, l’ha amata, l’ha eletta città ideale per le arti e simbolo di eterna bellezza.

Scopriamo insieme sette preziose opere – custodite in chiese e musei – di sette grandi artisti che ci hanno lasciato in eredità la “fotografia” di un evento antico di millenni, visto attraverso i loro occhi, regalandoci un’esperienza di stili, luci, colori ed emozioni.

#1 Natività di Pietro Cavallini

Pietro Cavallini, il “dottissimo infra tutti gli altri maestri” come lo definì Lorenzo Ghilberti, tra il 1291 e il 1296 dà vita allo splendido ciclo musivo con le “Storie della Vergine" nell'abside della Basilica di Santa Maria in Trastevere, primo luogo di culto dedicato alla Vergine e vero cuore del Rione Trastevere. La suggestiva scena della Natività è parte di sei mosaici dai richiami bizantini: su uno sfondo dorato, all’interno di una grotta, Maria è distesa al centro della rappresentazione, mentre Giuseppe è in un angolo, assorto; a fianco alla Vergine, Gesù Bambino, avvolto in fasce, in una culla dalle forme squadrate, e vicini il bue e l’asino. In alto, una stella luminosa, e ai lati della grotta, alcuni angeli e un pastore. I colori profondi, le sfumature sorprendenti dei chiaroscuri e i particolari numerosi, tra cui gli animali presenti sulla scena, caratterizzano la meravigliosa composizione. L'opera è uno dei numerosi capolavori artistici e architettonici della Basilica, come il sontuoso soffitto intagliato e dorato con fondi policromi, disegno del Domenichino, e il pavimento di stile cosmatesco del XIII secolo.

#2 Natività con San Girolamo del Pinturicchio

Tra il 1488 e il 1490, Bernardino di Betto Betti, noto come il Pinturicchio, decora la Cappella del Presepio – detta anche Della Rovere – della Basilica di Santa Maria del Popolo, in piazza del Popolo. Sotto la volta blu stellata del suggestivo ambiente, al centro del raffinato affresco, la sacra famiglia è rappresentata insieme al santo, vicino alla capanna, con a destra i pastori adoranti e a sinistra il bue e l’asino. Sullo sfondo, un paesaggio illuminato dalla luce del mattino, e in alto, un angelo che annuncia l’arrivo dei Re Magi. La basilica, uno degli edifici più significativi del Rinascimento romano, conserva numerose opere d’arte e monumenti funerari come la Cappella Chigi, realizzata su progetto di Raffaello  e terminata con l’intervento di Gian Lorenzo Bernini, e la Cappella Cerasi con capolavori di Caravaggio e di Annibale Carracci.

#3 Natività con angeli di Francesco Mazzola detto Parmigianino

I tratti sfumati e i colori vividi e densi sono le caratteristiche di questo splendido dipinto eseguito dal pittore parmense nel 1525. La Sacra Famiglia è rappresentata in una capanna dalla volta aperta: Maria, che stringe amorevolmente il figlio, e Giuseppe adorante, con lo sguardo però rivolto a un fanciullo che alza le braccia verso un angioletto; sullo sfondo, due personaggi anziani e barbuti sembrano dialogare sull’evento. In coppia con la “Madonna col Bambino” con cui formava un dittico, l’opera è conservata nella Galleria Doria-Pamphili, nell’omonimo e sontuoso palazzo in via del Corso, che ospita da secoli una collezione privata con capolavori di artisti del calibro di Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Carracci, Bernini e Velázquez.

#4 La Natività di Arnolfo di Cambio

Primo presepe inanimato della storia, il gruppo scultoreo fu commissionato al geniale scultore toscano, perfezionatosi alla Bottega di Nicola Pisano, da Papa Nicolò IV nel 1288 e realizzato nel 1291. Semplice ed elegante, l’opera è composta da cinque figure in marmo: Giuseppe, Maria con Gesù Bambino in braccio, i Re Magi – due in piedi in un unico blocco e uno in ginocchio – il bue e l’asino. La meravigliosa composizione è conservata nella Cappella Sistina, all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, simbolicamente “Betlemme d’Occidente” e nota anche con il nome di Sancta Maria in Praesepium, per le sacre reliquie della culla di Gesù Bambino che vi sono custodite.

#5 Natività di Cristo di Francesco Mancini

Nella storia della Chiesa di Roma, la Basilica di Santa Maria Maggiore ha un'origine davvero emozionante: è legata, infatti, alla leggenda del miracolo della neve, rievocato ogni 5 agosto ed è la sola basilica ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana. Oltre al suggestivo presepe di Arnolfo di Cambio, custodisce al suo interno opere d’arte di incommensurabile valore. Tra queste, il bellissimo dipinto di Francesco Mancini raffigurante la Natività. I colori caldi e coinvolgenti e lo stile tipicamente barocco caratterizzano questa tela del 1750: la Sacra famiglia ha lo sguardo rivolto verso l’esterno e, ai piedi della modesta mangiatoia ricoperta di fieno, si trovano alcuni pastori in preghiera, tra cui un fanciullo che indica alla madre il Bambino Gesù. In alto, angeli e cherubini annunciano con gioia l’evento. L’opera è posta al di sotto dei magnifici mosaici della fine del XIII secolo di Jacopo Torriti, nel catino absidale dell’imponente Basilica.

#6 Adorazione dei Magi di Raffaello Sanzio

L’incantevole dipinto fa parte della predella della Pala dell'Incoronazione della Vergine, realizzata dal giovane Raffaello tra il 1502 e il 1504, che illustra tre episodi dell'infanzia di Cristo. Sullo sfondo di un paesaggio sfumato e naturale, è rappresentata la capanna diroccata della Natività – in legno e mattoni – dove San Giuseppe è in piedi e la Madonna tiene sul ginocchio Gesù Bambino nudo, offrendolo alla devozione dei Re magi. Tutt’intorno sono raffigurati servitori, uomini adoranti, cavalli sellati, un cane nero. Il genio del maestro urbinate è magnificamente espresso attraverso la ricchezza dei dettagli e la brillantezza dei colori, in una creazione di soli 27 x 50 cm. Il capolavoro è esposto nella Pinacoteca Vaticana, che ospita circa 460 opere dei maggiori artisti italiani.

#7 Natività di Giovan Battista Montano

Il meraviglioso rilievo di inizio Seicento raffigurante la Natività brilla al centro del prezioso soffitto ligneo dorato della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano, realizzato su disegno dello stesso Montano. Nella scena, sotto il tetto poligonale della capanna, circondata da angeli in volo con il cartiglio della Gloria, sono scolpite le solenni figure della Madonna, di San Giuseppe, di un pastore e le realistiche teste del bue e dell'asinello. Agli angoli della cornice esterna si trovano quattro figure angeliche, mentre altri due rilievi di minore dimensione raffigurano San Giuseppe con il Bambino e la Sacra Famiglia. Dopo il crollo della copertura del 30 agosto 2018 - che travolse il soffitto schiacciandolo contro l’aula - grazie al tempestivo e accurato restauro, l’opera del Montano è tornata a risplendere, simbolo di rinascita e della grandiosità dell’arte. 

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