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Rione XVII - Sallustiano

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Rione XVII - Sallustiano
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Racchiuso tra via XX settembre, via Boncompagni e corso d’Italia, l’elegante Rione XVII – Sallustiano prende il nome dagli Horti Sallustiani, magnifica villa della Roma Antica che ne occupava il territorio.

Tra i monumenti, i siti archeologici e gli edifici di culto più rappresentativi del rione troviamo il delizioso Villino Boncompagni Ludovisi che ospita il Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, la splendida Chiesa di Santa Maria della Vittoria, che nella cappella di famiglia del Cardinal Federico Cornaro custodisce il suggestivo gruppo scultoreo raffigurante l’Estasi di santa Teresa d’Avila opera del grande scultore Gian Lorenzo Bernini, e gli Horti Sallustiani realizzati, in età repubblicana, dal senatore e celebre storico Gaio Sallustio Crispo per la sua villa. Gli Horti furono sontuosamente decorati con ricchi giardini con padiglioni, porticati, fontane, terme, tempietti e statue. Ancora oggi, al centro della sua piazza principale del rione, piazza Sallustio, se ne possono ammirare i resti. Nel 410 d.C., la villa venne saccheggiata e poi distrutta dai Visigoti di Alarico che entrando a Roma abbatterono ampie porzioni di acquedotti che causarono lo spopolamento della zona a causa dell’assenza di acqua. L’acquedotto venne rispristinato solo a fine Cinquecento da papa Sisto V, Felice Peretti, da cui da quel momento prese il nome. Fino all'unità d'Italia, la zona, che all'epoca faceva ancora parte del Rione Trevi, era popolata per lo più da grandi vigneti e ville di famiglie nobili tra cui il villino Casati che, tra i suoi ospiti più celebri ebbe Gabriele D'Annunzio.

Il rione Sallustiano, come il Rione Ludovisi, Castro Pretorio, Celio, Testaccio, San Saba e Prati, fu istituito nel 1921, a seguito del notevole ampliamento di cui la città fu protagonista tra il 1890 e il 1920.

Nel 1887, durante i lavori di lottizzazione di Villa Ludovisi, nell’area anticamente occupata dal tempio di Venere Erycina, fu rinvenuto il celebre Trono Ludovisi, importante bassorilievo databile al 460-450 a.C. che raffigura la nascita di Afrodite dalla spuma del mare. Oggi è conservato nel Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps.

Nei pressi dell’antica Porta Collina, distrutta a fine XIX secolo, si estendeva un’area dalla fama lugubre: il Campus Sceleratus. Qui, come raccontano Plutarco, Fedro e Pomponio Leto, venivano sepolte vive le Vestali che non avevano osservato il voto di castità. La prima di cui si abbia notizia fu Minucia, nel 336 a.C.

Confini: via XX Settembre, via Bissolati, via Friuli, via Boncompagni, via Calabria, Mura Aureliane fino a piazza Fiume (non compresa), via Lucullo, largo di Santa Susanna.

Lo stemma del rione presenta lo specchio d'oro della Venere Erycina su sfondo azzurro.

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immagine copertina 
Estasi di Santa Teresa d'Avila, Gian Lorenzo Bernini, Chiesa di Santa Maria della Vittoria, Roma
Modificato da redazione 

Pixies

Location

Pixies, Viale Pietro De Coubertin, 30
Viale Pietro De Coubertin, 30
41° 55' 44.8212" N, 12° 28' 30.6876" E

La pizza

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La pizza
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Pizza, una passione romana

Per i romani, la pizza è da sempre pretesto per una saporita colazione, uno spuntino sostanzioso, una merenda golosa o un vero e proprio pasto.

Tonda o rettangolare, in teglia o alla pala, è un must della gastronomia capitolina: croccante all’esterno, soffice all’interno, sintesi di tradizione, autenticità e genuinità delle materie prime.

Oltre la tradizione

Nel tempo, Roma si è saputa spingere oltre la tradizione, dando vita a una nuova era della pizza che ha trasformato la città in un luogo dove Maestri Pizzaioli, animati da grande passione, hanno creato, e continuano a creare, ricette geniali che coniugano i sapori classici della cucina romanesca con ingredienti originali. Non meravigliatevi di scoprire pizze con il pollo alla cacciatora, alla picchiapò, alla amatriciana e alla cacio e pepe, con la coda alla vaccinara o la succulenta trippa alla romana!

Tra le  pizze tipiche spiccano tra tutte la semplice pizza bianca o rossa dei forni che preparano il pane, tra cui alcuni di quelli storici nelle zone di Campo de’ Fiori e Piazza Navona. La pizza rossa, con salsa di pomodoro, olio e sale, leggermente unta, è ottima sia calda che fredda. La pizza bianca è un vero rituale romano: imbottita di mortadella con i pistacchi, con prosciutto e formaggio, o semplice, condita con un filo d’olio extravergine d’oliva, rosmarino, dai bordi croccanti. I più golosi non possono non lasciarsi tentare dalla deliziosa e super calorica versione farcita con nutella e ricotta: un’esplosione di gusto!

La capitale vanta anche l’eccellente pinsa romana, nata nel 2001, di forma ovale e preparata in base a rigorosi criteri, con uno specifico mix di farina di frumento, di riso e di soia, lievito madre naturale, e una lunga lievitazione. Molto digeribile e fragrante, questa squisita preparazione, certificata dal marchio “Originale Pinsa Romana”, richiama la focaccia degli antichi romani, preparata dai contadini con sale ed erbe.

Dove mangiare la vera pizza romana

Una versione tutta capitolina dello street food d’oltreoceano è la pizza in teglia delle tante rosticcerie di Roma: dalla classica margherita con pomodoro e mozzarella, al quella con patate o zucchine, formaggio, funghi, salsiccia, rucola e bresaola, verdure, la scelta per un pausa pranzo gustosa e veloce, magari all’aria aperta, è davvero ampia.

Sinonimo di convivialità e buonumore è la pizza tonda delle pizzerie e trattorie, tra cui quelle caratteristiche di Trastevere e Testaccio, preparata con lievito madre naturale, rigorosamente sottile e soprattutto “scrocchiarella”.

Le stagioni della pizza

La pizza ci regala in ogni momento emozioni piacevoli e sapori unici, spesso legati alla stagionalità e ai colori di Roma.

Pensando all’estate, vi suggeriamo una delle ricette più amate dai romani, che abbina il sapore dolce e pieno dei fichi alla sapidità del prosciutto: la “pizza e fichi”, originariamente nata come una preparazione semplice, è oggi considerata una ricetta gourmet.

La ricetta: pizza prosciutto e fichi
Ingredienti (dosi per 4 persone):
• 4 fette di pizza bianca del fornaio
• Olio d’oliva extravergine dop
• Prosciutto dolce
• Qualche fico

Preparazione
Disporre sulle fette di pizza, spaccate per il verso orizzontale e leggermente unte con l’olio extravergine di oliva, le fette di prosciutto dolce e due o tre fichi sbucciati ed aperti.

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La Pizza
Modificato da redazione 

Il trovatore

Locations

Il trovatore, Via del Circo Massimo
Via del Circo Massimo
41° 53' 6.2808" N, 12° 29' 7.2852" E
Il trovatore, Viale Aventino
Viale Aventino
41° 53' 3.1056" N, 12° 29' 18.672" E

Messa da Requiem

Locations

Messa da Requiem, Via del Circo Massimo
Via del Circo Massimo
41° 53' 6.2808" N, 12° 29' 7.2852" E
Messa da Requiem, Viale Aventino
Viale Aventino
41° 53' 3.1056" N, 12° 29' 18.672" E

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