Il Foro Romano, anticamente area paludosa, solo dalla fine del VII secolo a.C., con la bonifica della valle, iniziò a prendere la forma attuale per diventare il centro della vita pubblica per oltre un millennio. Nel corso dei secoli furono costruiti i vari monumenti: dapprima gli edifici per le attività politiche, religiose e commerciali, poi durante il II secolo a.C. le basiliche civili, dove si svolgevano le attività giudiziarie.
Già alla fine dell’età repubblicana, l’antico Foro Romano era divenuto insufficiente a svolgere la funzione di centro amministrativo e di rappresentanza della città. Le varie dinastie di imperatori vi aggiunsero solo monumenti di prestigio: il Tempio di Vespasiano e Tito e quello di Antonino Pio e Faustina dedicati alla memoria degli imperatori divinizzati, e il monumentale Arco di Settimio Severo, costruito all’estremità occidentale della piazza nel 203 d.C. per celebrare le vittorie dell’imperatore sui Parti.
L’ultimo grande intervento fu realizzato dall’imperatore Massenzio nei primi anni del IV secolo d.C., quando venne eretto il Tempio dedicato alla memoria del figlio Romolo e l’imponente Basilica sulla Velia. L’ultimo monumento realizzato nel Foro fu la Colonna eretta nel 608 d.C. in onore dell’imperatore bizantino Foca.
Sul colle Palatino sono conservati i resti degli insediamenti dell’età del Ferro riferibili al più antico nucleo della città di Roma. Il colle fu sede di importanti culti cittadini, tra cui quello della Magna Mater (Cibele) e, fra il II e il I secolo a.C., divenne il quartiere residenziale dell’aristocrazia romana, con eleganti dimore caratterizzate da eccezionali decorazioni pittoriche e pavimentali, come quelle conservate nella Casa dei Grifi.
Augusto scelse simbolicamente il colle come luogo della propria abitazione, che era costituita da diversi edifici, tra cui anche la Casa di Livia. Successivamente il colle divenne sede dei palazzi imperiali: la Domus Tiberiana, la Domus Transitoria e poi la Domus Aurea, e infine il Palazzo Imperiale, distinto in Domus Flavia, edificio di rappresentanza, e Domus Augustana, dimora dell'imperatore Domiziano.
La presenza dei palazzi imperiali sul colle diede vita a un processo di identificazione tanto che il toponimo Palatium è divenuto nelle lingue moderne sinonimo di edificio residenziale.
Informazioni
dal 31 marzo al 30 settembre 2024: 9.00 – 19.15
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Per aggiornamenti consultare:
> sito ufficiale del Palatino
> sito ufficiale del Foro Romano
Varchi Foro Romano/Palatino (senza biglietteria):
Ingressi: Arco di Tito, Varco Vignola in Via di San Gregorio, Largo della Salara Vecchia e Carcere Mamertino.
Uscite: Largo della Salara Vecchia, Arco di Tito, Varco Vignola in Via di San Gregorio, Via Petroselli
Nota bene:
Il Foro Romano e il Palatino sono situati nella stessa area archeologica, pertanto una volta entrati nell’area NON è più possibile accedervi utilizzando lo stesso biglietto una seconda volta.
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