Mostra di Ya Babà. La scolpittura di Aly Baba Faye, nome d’arte scelto dal poeta, saggista, sociologo, sindacalista, attivista civile, e artista recentemente scomparso.
L'esposizionhe offre un riconoscimento alle sue celebri scolpitture, opere che fondono pittura e scultura.La parte più originale della produzione dell’artista italo-senegalese consiste nei lavori realizzati su pietre sedimentarie, supporti naturali che gli offrivano infinite possibilità espressive, dai graffiti alla pittura.
Per Ya Babà, quelle pietre erano veri e propri corpi capaci di custodire uno spirito: bastava "una pittura minima" per far emergere l’anima nascosta, attraverso un dialogo intimo con la materia. L’esposizione raccoglie alcune le opere più significative di Faye, tra cui Occhio, Arborescenza, Il vaso di Pandora, Psiche, Totem, La sposa berbera e Grido d’allarme di Madre Natura. Un viaggio che ripercorre il legame profondo tra arte e impegno civile.Faye ha costruito nel tempo un percorso creativo fondato su un principio cardine: la mixité, intesa come mescolanza, contaminazione, ibridazione. Un concetto che lui stesso definiva "chimica dell’ibrido" e che rappresenta la chiave di lettura più autentica del suo lavoro.
Promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, e alle iniziative riconducibili alla Giornata della Memoria di Roma Capitale, a cura di MetaMorfosi in collaborazione con la famiglia dell’artista, Sicaweja Del Fabbro Faye, Louis Assane Faye, Soukeyna Faye, Sarah Faye, con Arci e Zètema Progetto Cultura
Informazioni
dalle 13.00 alle 18.00
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