OLIVIER DUBOIS
POEMA COREOGRAFICO P E R 18 B A L L E R I N I
TRAGÉDIE
Coreografia Olivier Dubois
Assistente artistico Cyril Accorsi
Musica François Caffenne
Direttore tecnico François Michaudel
Luci Patrick Riou
Datore luci Emmanuel Gary
Produzione COD – Compagnie Olivier Dubois
Co-produzione Festival di Avignone, L’apostrophe scène nationale de Cergy-Pontoise et du Val d’Oise, CENTQUATRE – Paris, La Rose des vents Scène nationale Lille Métropole a Villeneuve d'Ascq, Macon Scène nationale, Ballets de Monte-Carlo/Monaco Dance Forum, Malandain Ballet Biarrit
Durata: 90 min Una coreografia sulla mobilità dell’incoscienza, della natura che ci guida: sull’istinto naturale. Che ci conduce dal buio della notte verso un possibile sole. Una coreografia sul tumulto delle nostre cellule e su come generano la rabbia necessaria per lottare contro la nostra scomparsa. Ciò significa ballare contro la morsa del tempo che ci affligge/costringe, significa essere pagani e stregoni, tarantella e tarantola, profeta e martire. Il corpo stregato – come un’irriverenza alla fatalità. Un possesso per espropriare la morte dei suoi diritti. Dobbiamo quindi tutti navigare alla cieca verso il sole e diventare sestanti affinché le nostre primarie migrazioni possano alla fine ribaltarsi. Forma: una posta da ballo laccata nera, una sala da ballo! Scrittura: una partitura geometrica costantemente rinnovata, uno spazio in perpetuo movimento. Danza: un movimento, un braccio che si piega incessantemente. Musica: la musica dal vivo è composta da François Caffenne traendo spunto dai suoni reali prodotti da ciascun pianeta del sistema solare e dal sole e ripercorre un’epopea musicale (rock, twist, elettronica e disco)
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