Andreina Milan e Giuseppe Strappadialogano con la curatrice Giusi Ciotoli
Presentazione del libro War is (not) OverDestruction and Reconstruction in the Urban Theaters of War 1945-2025a cura di Giusi Ciotoli, Campisano Editore, 2025
Il volume pone a confronto alcuni selezionati esempi di distruzione urbana a seguito di eventi bellici. Il problema della tabula rasa è analizzato a partire dalla Battaglia di Berlino (1945), passando per Hiroshima, Sarajevo, Prishtina, Beirut, Kharkiv, Gaza, etc., evidenziando le problematiche architettoniche, sociali ed etiche che si manifestano al cessare delle ostilità. La distruzione che emerge da queste città pone il progettista di fronte ad una complessa, e spesso sofferta, dialettica tra distruzione e ricostruzione.Le strategie adoperate dagli eserciti per annientare la controparte civile del nemico influiscono inesorabilmente sugli approcci e sulle sensibilità che emergono nella cittadinanza superstite nel periodo che segue il conflitto. Spesso le sue tracce, anche a distanza di decenni, restano evidenti come cicatrici dolorose nei tessuti delle città: i fori di proiettili ancora impressi sulle facciate delle Flakturm e dei musei di Berlino, la rovina atomica a Hiroshima, le Sarajevo Roses e i monconi urbani di Beirut assolvono a una necessaria funzione di memoria storica.La città come teatro di guerra determina tutta una serie di osservazioni sulle caratteristiche materiali e immateriali dello spazio pubblico, sull’annientamento di una comunità, e sull’importanza di rammentare il passato, anche recente.Strutturato in quattro sezioni – The Days Before the End, The Days After, Policies and Processes of Urban Reconstruction, Architects from the frontline – il libro fornisce un quadro complessivo dei teatri di guerra degli ultimi 80 anni, attraverso una lettura volutamente corale. I saggi monografici di Marco Falsetti, Giusi Ciotoli, Fabien Bellat, Howayda Al-Harithy, Mariam Bazzi e Batoul Yassine, Marianna Charitonidou, Sundus Al-Bayati e Florina Jerliu e le interviste a Mazen El Murr, Ashley Bigham e Sasha Topolnytska invitano a riflettere sulle conseguenze della tabula rasa in merito al significato dei luoghi e a una loro eventuale riconfigurazione, in aree dove il processo di distruzione ha scardinato, forse per sempre, l’equilibrio tra vita e morte.
Informazioni
ore 18.00Presso la Libreria del Palazzo delle Esposizioni ingresso da via Milano 15-17
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