
Promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina, organizzata dal Centro Studi Cartel Cubano e curata da Luigino Bardellotto e Patrizio De Mattio, la mostra al Museo di Roma in Trastevere racconta l’origine e l’evoluzione della grafica cubana (nota anche come cartel cubano) a partire dagli anni Sessanta, in parallelo all’attività svolta dal neonato Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos (ICAIC).
Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, i film proposti dagli oltre 400 cinematografi inaugurati a Cuba erano prevalentemente di origine europea, messicana e argentina, pubblicizzati con uno stile di evidente derivazione occidentale. Nato nel 1959, poco dopo la rivoluzione, l’ICAIC si allontanerà quasi subito dagli stereotipi del cinema hollywoodiano e messicano, trovando ispirazione nel neorealismo italiano e prediligendo l’insegnamento e la sperimentazione. Gli anni della guerra fredda e dell’embargo americano incidono profondamente anche sull’arte grafica: le locandine dei film stranieri non vengono esportate e i laboratori di serigrafia, costretti a realizzare nuove versioni dei manifesti cinematografici (los carteles de cine) per il mercato cubano, sviluppano presto uno stile unico, che traduce l’essenza del film con libertà creativa, originalità e ingegno, senza mai usare le immagini degli attori protagonisti della pellicola.
Il fenomeno grafico unico del Cine de papel, oggi inserito nel Registro Nazionale del Programma Memoria del Mondo dell’UNESCO per il suo ruolo nella cultura mondiale del Novecento, è illustrato dalle circa 140 opere in mostra: 96 poster creativi che annunciavano l’uscita dei tanto apprezzati film italiani nelle sale dell’isola, come “Giulietta degli spiriti”, “C’eravamo tanto amati” o “Deserto rosso”), oltre a layout, bozzetti e locandine italiane.
Informazioni
Dal 29 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026
Dal martedì alla domenica ore 10.00-20.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì
CONSULTA SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la tua visita al museo
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