
Una tra le più brillanti commedie, nonché capolavoro indiscusso di Oscar Wilde, è in scena al Teatro Sala Umberto per la regia di Geppy Gleijeses. Costruita su un perfetto meccanismo di equivoci, identità fittizie e satira sociale, L’importanza di chiamarsi Ernesto (in inglese The Importance of Being Earnest) conserva intatta la sua vivacità e la sua sottile carica sarcastica e pungente. Scritta nella prima versione nell'autunno 1894 in quattro atti a Worthing, fu rappresentata per la prima volta il 14 febbraio 1895 al St James's Theatre di Londra in una versione in tre atti.
A distanza di anni, questa nuova edizione è un’occasione per riscoprire la bellezza delle commedie wildiane, caratterizzate da tematiche senza tempo come l’identità, la verità e le convenzioni sociali che le rendono sempre straordinariamente attuali, capaci di divertire e far riflettere allo stesso tempo. Con una scrittura raffinata, Wilde ha infatti costruito un capolavoro di umorismo e satira che, dietro una trama apparentemente frivola, nasconde un’acuta riflessione sull’epoca vittoriana e sull’ipocrisia della società.
Con Lucia Poli, Giorgio Lupano, Maria Alberta Navello, Luigi Tabita, Giulia Paoletti, Bruno Crucitti, Gloria Sapio, Riccardo Feola. Traduzione di Masolino D’Amico.
Foto: locandina ufficiale dello spettacolo
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