
Noantri o “noi altri” che abitiamo a Trastevere, in opposizione a tutti coloro che vivono in altri quartieri: già dal suo nome è evidente il fortissimo attaccamento dei Trasteverini a questa festa antica, a metà strada tra sacro e profano, che anima in piena estate le vie del Rione e ne celebra l’identità.
Le origini della festa in onore della Madonna del Carmine, o Madonna Fiumarola, sono avvolte nella leggenda e risalirebbero al 1535, quando alcuni pescatori trovarono alla foce del fiume una statua della Vergine Maria scolpita in legno di cedro. Donata ai carmelitani della basilica di San Crisogono, la statua venne prima collocata nella chiesa di San Giovanni dei Genovesi e poi trasferita definitivamente nella sua sede attuale presso la chiesa di Sant’Agata, divenendo così la santa protettrice dei Trasteverini. Ogni anno, il primo sabato dopo la festa della Beata Vergine del Monte Carmelo che si celebra il 16 luglio, la statua della Vergine ricoperta di gioielli e abiti preziosi lascia la sua dimora per essere portata in processione sia per le strade del rione sia in barca lungo il Tevere.
A fianco delle sue storiche celebrazioni, quest’anno la festa presenta numerosi eventi dedicati all’intrattenimento, alla musica e alle attività per tutte le età, ospitati tra piazza Santa Maria in Trastevere, piazza Mastai, piazza dei Ponziani, piazza San Francesco a Ripa, i Giardini di Donna Olimpia (con i laboratori ludico-teatrali per bambini il 22 e il 24 luglio) e il Museo di Roma in Trastevere. Musica, teatro e reading, performance multimediali e conferenze-spettacolo animano fino al 27 luglio piazza Santa Maria in Trastevere e piazza San Francesco a Ripa, mentre dalle 18 in poi piazza Mastai si trasforma in un villaggio enogastronomico con stand di street food di ispirazione romana, visite guidate gastronomiche e attività per bambini. Piazza Ponziani offre un’esperienza itinerante tra le storie nascoste del quartiere mentre le visite guidate del Museo di Roma in Trastevere (il 24 e 25 luglio) ci fanno viaggiare nella Roma popolare tra Ottocento e primo Novecento.
Le celebrazioni religiose rimangono naturalmente il cuore della festa. Sabato 19 luglio la statua esce dalla chiesa di Sant’Agata alle ore 17.30 e viene portata in processione lungo viale Trastevere, raggiungendo San Francesco a Ripa e San Cosimato, per poi fare ritorno alla chiesa di San Crisogono. Domenica 27 luglio, alle ore 18.30, la processione via fiume parte dal Circolo Canottieri Lazio, raggiunge Ponte Garibaldi per poi concludersi a Sant’Agata accompagnata dai tradizionali fuochi d’artificio. Lunedì 28 luglio la giornata ha inizio con la messa alle 6.30 del mattino. Alle ore 7.30, la processione uscirà da Sant’Agata, passando per Santa Maria in Trastevere, via della Scala e via della Lungaretta, per poi rientrare a Sant’Agata.
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