
Nel 1981, lo straordinario ricostruttore del repertorio firmò una splendida ricostruzione di Marco Spada, il balletto della metà dell’Ottocento, coreografato inizialmente da Joseph Mazilier, su musica di Daniel-François-Esprit Auber e libretto di Eugène Scribe, caduto nell’oblio da oltre cento anni. La nuova versione di Lacotte andò in scena per la prima volta proprio al Costanzi, interpretato da grandi stelle della danza come Rudolf Nureyev, Ghislaine Thesmar e Michaël Denard.
La storia si snoda attraverso le vicende del nobile Federici, della sua promessa sposa la marchesa Sampietri, amata dal capitano dei dragoni Pepinelli, e di Angela, figlia del bandito Marco Spada e vero amore dell’aristocratico. Tra inganni, romanticismo e colpi di scena, l’amore contrastato tra i protagonisti trionferà quando il bandito perderà la vita, svelando che la giovane Angela non è sua figlia.
L’allestimento, in scena con la ricostruzione storica del 1981, vede sul palco le Étoiles, i Primi Ballerini, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e ospiti straordinari come Igor’ Cvirko del Teatro Bol’šoj e Iana Salenko dello Staatballett Berlin, accompagnati dall’Orchestra del Teatro dell’Opera, diretta da David Garforth, con le scene e i costumi di Pierre Lacotte, la coreografia ripresa da Anne Salmon e le luci di Jean-Michel Désiré.
Foto: Teatro dell'Opera di Roma ph. Yasuko Kageyama, Teatro dell'Opera di Roma 2018
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