Wagner: La Valchiria / Daniel Harding

La Stagione di Musica Sinfonica 2025-26 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica, inizia con un appuntamento irrinunciabile: la Sala Santa Cecilia infatti per l’occasione diventa uno spazio teatrale per presentare la versione scenica di una delle opere più amate e celebri di Richard Wagner: Die Walküre (La Valchiria), diretta da Daniel Harding..

La Valchiria, dramma musicale in tre atti, con libretto e musica di Richard Wagner, rappresentata per la prima volta al Teatro di Corte di Monaco nel 1870, è il secondo dei quattro drammi musicali che costituiscono - insieme a L'oro del Reno, Sigfrido e Il crepuscolo degli dei - la tetralogia Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo), di Richard Wagner.

Il dramma narra l'amore incestuoso tra i due figli di Wotan (dio supremo della mitologia germanica), Siegmund e Sieglinde, dal quale nascerà Sigfrido. La gelosia di Fricka, moglie di Wotan, determina l'uccisione di Siegmund da parte di Hunding, marito di Sieglinde, ma questa e il nascituro sono salvati, contro l'ordine dello stesso Wotan, dalla valchiria Brunilde. Per punizione, Brunilde viene sprofondata nel sonno su un'alta roccia, circondata di fiamme; dal sonno la potrà risvegliare soltanto un eroe che riesca ad arrivare fino a lei, che sarà Sigfrido.

Per la prima volta nella sua storia, l’Accademia affronta l’integrale del ciclo dell’Anello del Nibelungo in forma scenica, un progetto grandioso che arriverà fino alla stagione 2028/2029 e che, a Roma, non viene rappresentato dal 1961. Un progetto molto importante quindi, di grande rilievo artistico e culturale, che vede l’Accademia impegnata in una produzione di respiro internazionale, affidata alla bacchetta di Harding e ad un cast vocale straordinario, con la regia di Vincent Huguet e con le scenografie del designer Pierre Yovanonitch.

Tra i principali interpreti, ricordiamo: Jamez McCorkle (Siegmund), Vida Miknevičiūtė (Sieglinde), Stephen Milling (Hunding), Liisa Värelä (Brünnhilde Miina), Michael Volle (Wotan), Okka von der Damerau (Fricka).

Foto: Teatro dell'Opera di Roma, ph. Yasuko Kageyama