
Un’opera di eccezionale valore storico e artistico torna nella collezione della Galleria Borghese. Il prezioso orologio commissionato dal principe Marcantonio Borghese a Luigi Valadier è stato infatti recentemente riacquistato dallo Stato italiano ed è oggi nuovamente esposto nella sua collocazione originaria, nella Sala di Ercole al secondo piano della galleria, dove ha ripreso a scandire il tempo con il suo meccanismo originale, perfettamente funzionante.
Capolavoro dell’arte decorativa settecentesca, l’orologio è uno dei tre che Luigi Valadier, argentiere e scultore di fama europea, realizzò per la palazzina di Villa Borghese intorno al 1784. Decorato con elementi di ispirazione egizia, per esempio i telamoni dorati e il fregio con finta iscrizione geroglifica, ha una elegante struttura architettonica in marmo bianco di Carrara, con inserti di marmi antichi e raffinati ornamenti in bronzo dorato.
Disperso durante le vendite del patrimonio Borghese alla fine dell’Ottocento, l’orologio è stato rintracciato nel 2017 presso una collezione privata. A permetterne l’identificazione, grazie agli studi di Alvar González-Palacios, sono stati i disegni della bottega di Valadier conservati alla Pinacoteca Comunale di Faenza e alcuni significativi particolari, per esempio il piccolo rombo a micromosaico realizzato da Cesare Aguatti documentato nei pagamenti del 1784.
