Posto al VI miglio della via Cassia tra la fine del II e il principio del III secolo d.C, all’interno di un parco pubblico, si trova il monumento funerario chiamato erroneamente fin dal medioevo Tomba di Nerone. Si tratta di un grande sarcofago in marmo con coperchio a doppio spiovente, posto su alto basamento.
In realtà è il sepolcro del prefetto Publio Vibio Mariano e della moglie Reginia Massima. Sulla fronte del sarcofago, al centro è un’iscrizione che ricorda i nomi dei due coniugi defunti, mentre ai lati sono raffiguratii Dioscuri. Il monumento è databile al III secolo d.C.
L’origine del toponimo risale al Medioevo, quando fu abbattuta la sepoltura dell’imperatore Nerone posta nell’area in cui sorge la basilica di Santa Maria del Popolo, e probabilmente si lega anche al luogo in cui avvenne la morte dell’imperatore, localizzato comunque nell’area settentrionale del suburbio.
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