




Dominata dalla maestosa Basilica di San Pietro, Piazza San Pietro deve la sua caratteristica forma ellittica contornata dall’imponente colonnato al lavoro di Gian Lorenzo Bernini, che accoglie in un simbolico abbraccio milioni di pellegrini e turisti provenienti da tutto il mondo ogni anno.
Ogni domenica, a mezzogiorno, una grande folla si raduna in questa piazza per assistere all’Angelus Domini e ricevere la benedizione del Papa che si affaccia dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico.
Commissionato da papa Alessandro VII Chigi, il portico si compone di 284 colonne disposte radialmente su quattro file; diminuendo gradualmente il diametro, Bernini riuscì a mantenere invariate le relazioni proporzionali tra gli spazi e le colonne anche nelle file esterne. Grazie a questo accorgimento, posizionandosi sui dischi di porfido ai lati dell’obelisco, il visitatore vedrà il colonnato composto da un’unica fila di colonne.
L'obelisco fatto collocare al centro della piazza da Sisto V è uno di quelli egiziani trasportati a Roma al tempo di Caligola. Si tratta dell'antica "aguglia" del medioevo, quando si credeva che in punta, in un globo bronzeo (tolto da Sisto V), fossero deposte le ceneri di Cesare; oggi, in alto dov'è l'emblema bronzeo con i monti e la stella dei Chigi, è racchiusa una reliquia della Santa Croce.
Collocate simmetricamente al centro dei due emicicli del colonnato berniniano e in asse con l’Obelisco Vaticano, le fontane "quasi" gemelle di Piazza San Pietro si devono all’ingegno di due dei maggiori protagonisti della storia architettonica di questa celeberrima piazza: Carlo Maderno, autore della facciata della Basilica, e Gian Lorenzo Bernini, sommo esponente del barocco romano e geniale sistematore della piazza.
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