Palazzo Patrizi (già Aldobrandini) | Turismo Roma
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Palazzo Patrizi (già Aldobrandini)

La struttura originaria del Palazzo risale ad una modesta casa che Gaspero dei Garzoni di Jesi acquistò nel 1512 da Alfonsina Orsini e che venne modificata in una serie di lavori svoltisi ad intervalli, nel contesto di un susseguirsi di compravendite dell'edificio operate dai suoi eredi. Nel 1605 il palazzo fu acquistato da Olimpia Aldobrandini, che acquistò anche un edificio adiacente, proprietà dell'Arciconfraternita della Carità e dell'Ospedale della Consolazione. La nuova proprietaria fece unire i due edifici in un'unica costruzione la cui facciata venne completata nel 1611. 

Nel 1642 il palazzo fu venduto ai Patrizi, antica famiglia senese stabilitasi a Roma nel 1537 ed estintasi con Maria Virginia, sposa nel 1726 di Giovanni Chigi Montoro; questi prese il cognome dei Patrizi, la cui figlia Porzia sposò il marchese Tommaso Naro, da cui discendono i marchesi Patrizi Naro Montoro, attuali proprietari dell'edificio.

Il palazzo fin dal 1690 fu oggetto di varie modifiche e ristrutturazioni operate, in particolare, nel primo Settecento da Sebastiano Cipriani; ulteriori lavori si ebbero nel 1747 ed altri rinnovamenti nel 1823 ad opera di Luigi Moneti. La facciata si sviluppa su tre piani ed un mezzanino, oltre la sopraelevazione ottocentesca; il portale, decentrato, presenta due mensole con stelle e banda merlata, elementi araldici dello stemma Aldobrandini, che si ripetono anche sulle finestre e sul cornicione, ed è affiancato da due finestre architravate ed inferriate, due a destra ed una a sinistra.

Al primo piano, quattro finestre con timpano triangolare e centinato alternato, sovrastati da festoni di frutta e nastri; al secondo, quattro finestre architravate, sovrastate da tre finestrelle ovali, una delle quali murata; al terzo, quattro finestre riquadrate, l'ultima delle quali è una porta-finestra che apre su un balcone ad angolo che gira su via Giustiniani, sul quale la facciata presenta caratteristiche simili. All'angolo un cantonale bugnato fino al balcone custodisce una Madonnella costituita da un dipinto ad olio su tela raffigurante l'immagine dell'Addolorata. Intorno alla cornice quadrangolare sono disposti fregi a motivi floreali, festoni ed una ghirlanda di rose. Al di sopra vi è collocato un baldacchino in lamiera con elaborati motivi ornamentali a traforo a forma di merletto; l'edicola è completata da una lanterna a braccio.

Dal portale del palazzo si accede al cortile attraverso un vestibolo a volta con archi poggianti sul lesene singole e doppio alternativamente; a sinistra del vestibolo una sala con archi ribassati e statue entro nicchie. All'interno è notevole l'atrio del primo piano con soffitto a cassettoni del Cinquecento. Si distinguono un salone verde con un fregio rappresentante scene bibliche e quadri del Seicento e Settecento ed un salone da ballo con numerose tele, tra le quali Le Muse di Francesco Solimena. Sul soffitto della cappella vi sono affreschi del Settecento raffiguranti la "Vergine col Bambino" e tre beati della famiglia Patrizi, Saverio, Antonio e Francesco.

Informazioni

Indirizzo 
POINT (12.475104 41.899545)
Orari 

Possibili visite guidate su prenotazione
(gruppi minimo 10 persone)

Contatti 
Email: 
info@palazzopatrizi.it
Sito web: 
www.palazzopatrizi.it
Telefono: 
06 6869737 - 347 5476534 - 347 9343072
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Location

Palazzo Patrizi (già Aldobrandini), Piazza di San Luigi de' Francesi, 37
Piazza di San Luigi de' Francesi, 37
41° 53' 58.362" N, 12° 28' 30.3744" E

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