
Il Museo Ebraico di Roma nasce per mettere cittadini e turisti a contatto diretto con la cultura ebraica attraverso un’esperienza coinvolgente e interattiva. Situato nel cuore di Roma, affacciato sul Tevere davanti all’Isola Tiberina, sul lato opposto del vivace e caratteristico Rione Trastevere, è inserito all’interno del complesso monumentale del Tempio Maggiore e si estende su un’area espositiva di 700 metri quadrati suddivisi in otto sale tematiche che raccontano una delle comunità più antiche al mondo fuori dalla Terra d’Israele, la cui storia si è intrecciata con i destini di Roma a partire da oltre 2000 anni fa.
Il ghetto del 1555 rivive per come era prima della sua demolizione con la realtà aumentata (AR) e virtuale (VR), grazie a un’esperienza immersiva all’avanguardia che utilizza tecnologie interattive di visualizzazione. Il Ghetto è visitabile per la prima volta in tutte le sue fasi storiche: la vita dell’antico ghetto scorre davanti ai vostri occhi, potete passeggiare tra le sue vie, vederne le piazze, il mercato del pesce e l’edificio che conteneva le cinque antiche sinagoghe. Il percorso, della durata di circa 30 minuti, è affiancato alla spiegazione di educatori (per un totale di 60 minuti). La visita, disponibile in italiano e inglese, è fruibile con visori immersivi e sistemi auricolari stereofonici.
Il percorso di visita, che include anche la visita del Tempio Maggiore e del Tempio Spagnolo, offre quindi una ricostruzione della vita della popolazione ebraica in città fin dai primi insediamenti, anche se le opere esposte risalgono principalmente al periodo del Ghetto (1555-1870), e illustra i fondamenti dell’ebraismo attraverso l’arte, la cultura e la storia nei secoli.
La sua ricchissima collezione comprende arredi e oggetti liturgici, manoscritti, incunaboli, registri, marmi e tessuti antichi, argenti dell’epoca del ghetto e documenti relativi alla storia più recente.
La raccolta di tessuti liturgici – circa 900, alcuni esposti nelle vetrine, altri conservati in speciali cassettiere che li proteggono dalla luce – rappresenta un “unicum” a Roma, per la sua consistenza e per la sua qualità. I tessuti furono realizzati tra il Seicento e il Novecento dalle maggiori manifatture europee: un mondo di colori e ornamenti, velluti, ricami e merletti preziosi che testimoniano come, anche in condizione di oppressione e di disagio, gli ebrei di Roma condividessero con il resto della città il gusto per il bello.
Sullo sfondo della Roma dei Papi, si sviluppa nell’arco di tre secoli il patrimonio di arredi delle sinagoghe del Ghetto, ora conservati per la maggior parte nel Museo. Alcune famiglie abbienti offrirono invece gli oggetti di culto, commissionati ai più importanti e innovativi argentieri romani, sebbene gli ebrei fossero gravati pesantemente da tasse e la maggioranza della popolazione fosse in miseria.
La collezione del museo è stata arricchita da generose donazioni che hanno permesso di approfondire tragici capitoli della storia della comunità nel Novecento: dalla diaspora degli ebrei libici, alla quale è stata dedicata un’intera sala, alle persecuzioni razziali prima e durante la seconda guerra mondiale.
Le nuove scoperte, raggiunte attraverso l’analisi dei documenti di archivio, delle iscrizioni, dei punzoni, e con l’aiuto di un ricchissimo corredo fotografico hanno portato all'inaugurazione della Sala degli argenti, assieme al suo catalogo "Consacrati al Signore. Argenti del Museo Ebraico di Roma" un contributo prezioso per la conoscenza e la valorizzazione di ciò che una comunità, seppure limitata, può offrire. Una testimonianza che è un punto di riferimento sia per gli studi sull’arte ebraica, sia per la storia degli ebrei di Roma, sia per chi apprezza questo straordinario capitolo della storia dell’arte.
Foto: Museo Ebraico di Roma
Casina dei Vallati - Museo della Shoah


Portico d’Ottavia


Antico quartiere ebraico


Il Tempio Maggiore


Rione XIII - Trastevere

Informazioni
Chiuso il sabato e durante le festività ebraiche
APERTURA
ORARIO INVERNALE
Dal 1 ottobre al 25 ottobre
Da domenica a giovedì: aperto dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.15)
Venerdì aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso alle 13.15)
Dal 27 ottobre al 8 novembre e dal 12 gennaio al 8 Febbraio
Da domenica a giovedì: aperto dalle 10.00 alle 16.30 (ultimo ingresso alle 15.45)
Venerdì aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso alle 13.15)
Dal 10 novembre al 10 Gennaio
Da domenica a giovedì: aperto dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso alle 15.15)
Venerdì aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso alle 13.15)
Dal 9 Febbraio al 31 marzo
Da domenica a giovedì: aperto dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.15)
Venerdì aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso alle 13.15)
ORARIO ESTIVO
Dal 1 aprile al 30 settembre
Da domenica a giovedì: aperto dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.15)
Venerdì: aperto dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso alle 15.15)
Verificare eventuali variazioni sul sito e sulla pagina Facebook del museo.
Calendario festività e giorni di chiusura 2025:
• 14 marzo (Purim)
• 13 – 14 e 20 aprile (Pesach)
• 18 aprile chiusura ore 14:00
• 1 maggio (Yom Ha’azmaut)
• 1 – 2 – 3 giugno (Shavuot)
• 3 agosto (Tishà Be Av)
• 22 – 23 – 24 settembre (Rosh Ha Shanà)
• 1 – 2 ottobre (Yom Kippur)
• 6 – 7 – 8 ottobre (Sukkot)
• 13 ottobre (O’Shannà Rabbà)
• 14 ottobre (Sheminì ‘Atzeret)
• 15 ottobre (Simhat Torà)

Location
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