La fontana, progettata da Antonio Muñoz e inaugurata nel 1933, rientra nella più ampia sistemazione dell’area tra il Celio e il Palatino prevista dal piano regolatore del 1931.
È inserita nel muro di sostegno dell’Antiquarium Comunale, alle pendici del colle del Celio, inquadrata da due massicci propilei in laterizio e sovrastata da una vasca; la parte verticale è costituita da una struttura “a saracinesca” in travertino, lungo la quale scorre l’acqua con effetto a cascata. L’acqua confluisce in una ampia vasca in marmo verde antico di forma rettangolare con rientranze sui due lati. Il piano di appoggio è formato da tre gradini in travertino, delimitato agli angoli da colonnotti, sempre in travertino. Sulla parete di fondo, caratterizzata da bugne lisce di peperino, sono collocate, ai lati della cascata, due tabelle in travertino originariamente decorate con fasci littori (in seguito scalpellati) e l’iscrizione S.P.Q.R. in caratteri capitali a rilievo. La composizione generale dello spazio trae spunto da fontane dell’Europa settentrionale note al Muñoz.
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