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Sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli

Recital di Stefano Braidotti
con Alfredo Tagliavia (chitarra)

Spettacolo che nasce dal desiderio e dall’ambizione di riuscire a trasmettere l’entusiasmo di amare la poesia belliana e di apprezzarne i valori assoluti, ma anche l’arguzia e la descrizione incisiva della Roma papalina così come era vista dal popolano più umile, sboccato e ribelle.

Elenco dei sonetti del Belli per lo spettacolo del 29 maggio (l’ordine è provvisorio)

N.       Titolo                      Primo verso
802    L’arte                      Gran bell’arte è er pittore, lo scoparo
777    Er caffettiere fisolofo     L’ommini de sto monno sò l’istesso
1165   Lo stroligo                 Và in d’una strada, indove ce se fa
1377   Er ferraro                  Pe mantené mi’ moje, du’ sorelle
1369   La scerta der papa          Sò fornaciaro, sì, sò fornaciaro
1081   Li beccamorti               E c’affari voi fa? gnisuno more:
1089   Er matarazzaro              Ciamancàvio mo voi, sori cazzacci,
1094   Er carzolaro                Antro che nobbirtà! Chiunque guitto
1088   Li muratori                 Vedi quann’ er demonio nun ha gnente
1376   Le crature                  Voi sentite una madre. Ammalappena
1952   Tre maschi e nove femmine   De fiji ce n’aveva una duzzina
1648   La famija poverella            Quiete, crature mie, stateve quiete
601    Er zegretario de Piazza Montanara   Signori, chi vò scrive a la regazza
1867   La toletta de la padrona    Li congressi de lei co Petronilla
2176   La congregazzione           Presidente, archidetto, segretario,
500    Li mozzorecchi              Viè, si vòi ride, viè co me domani
1478   Tristo a chi tocca          Nissuno ve l’impugna, sor Tobbia,
497    Er giudice                   Li mozzini de Roma, sor Dodato,
335    Li soprani der monno vecchio  C’era una vorta un Re, che dar palazzo
1239   Li sordati boni               Subbito c’ un zovrano de la terra
998    Er povero ladro               Nun ce vò mica tanto, Monzignore,
393    Monzignor Tesoriere       C’è stato a Roma, a tempo der vertecchio,
1265   La mi’ nora                   Mi’ fijo, sì, quell’animaccia fessa
1092   Er mercato de Piazza Navona   Ch’er mercordì a mercato, gente mie,
1268   Lo stufarolo appuntato        A tajà in linci e squinci fra compagni
1552   L’arte moderne                Questo pell’arte è un gran zecolo raro!

Stefano Braidotti nasce a Roma nel 1945 in una famiglia numerosa, effettua studi classici e, dopo la laurea in Economia, dedica l’intera vita di lavoro alle telecomunicazioni.
E’ da grande che scopre il piacere della recitazione, con “Il Tempietto”, e del canto, col maestro Ede Ivan. Il suo incontro con la poesia del Belli ha radici lontane (il nonno marchigiano ne era appassionato), ma l’interesse esplode all’inizio del millennio; e in tante occasioni sorprende gli amici, in occasione di viaggi, con la recitazione all’impronta di sonetti a tema, su argomenti che via via si presentavano.
Per oggi invece ha scelto, tra la ricchissima produzione belliana, alcuni sonetti, legati dal filo conduttore del mestiere o, come direbbe Belli, dell’”arte”.

Alfredo Tagliavia (Roma, 1978) è un insegnante, cantautore e scrittore.
È attualmente professore di Filosofia e Scienze Umane presso un istituto di istruzione superiore in provincia di Roma.
Laureato in Scienze dell’Educazione presso l’Università Roma Tre, ha svolto un Dottorato di ricerca in Pedagogia sulla figura del pedagogista brasiliano Paulo Freire. I frutti di questa ricerca, svolta per alcuni mesi anche nel Nord Est del Brasile, sono stati pubblicati nel saggio “L’eredità di Paulo Freire. Vita, pensiero e attualità pedagogica dell’Educatore del mondo” (Editrice Missionaria Italiana - EMI - Bologna 2011).
Ha tradotto dal portoghese, per i tipi della IPOC (Italian Paths of Culture) il saggio del filosofo brasiliano Marco Heleno Barreto “Immaginazione simbolica”.
Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro di racconti “Un giorno qualunque” (Book Pubblish/Galassia Arte).
Ancora per i tipi della IPOC, ha tradotto dal portoghese la favola “La bambina dagli occhi verdi” della scrittrice brasiliana Patricia Tenorio (2016), di cui ha curato anche la postfazione. L’opera è risultata vincitrice del Premio Letterario Convivio.
Ha inoltre partecipato ad antologie letterarie e pubblicato articoli e recensioni su riviste nazionali ed internazionali nell’area delle scienze sociali ed umane.
Come cantautore, dal 2010 si esibisce in alcuni tra i principali locali della scena romana, ed è ideatore insieme ad Emanuele Inserto della rassegna musicale “Incontri d’autore”. Ha pubblicato due cd autoprodotti : “Sogni di carta” (2013) e “Frammenti di versi” (2015). 
Nel 2020 ha pubblicato per le Edizioni Progetto Cultura il libro/cd “Microcosmo”, contenente dieci racconti e dieci canzoni, che ha avuto una menzione d’onore al Premio Letterario “Albero Andronico”.

Informazioni

Quando 
29 Maggio 2022
Dove 
POINT (12.479356 41.8933)
Contatti 
Facebook: 
www.facebook.com/asscultiltempietto
Sito web: 
www.tempietto.it
Orari 

Domenica 29 Maggio 2022
ore 18

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Location

Sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli, Piazza di Campitelli, 9
Piazza di Campitelli, 9
41° 53' 35.88" N, 12° 28' 45.6816" E

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