La costante mobilità e i rapidi cambiamenti nelle relazioni, nell’identità, negli equilibri globali e nella vita quotidiana sono ormai inequivocabilmente parte della nostra esistenza. La realtà sembra incapace di mantenere a lungo una direzione. I cambiamenti drastici, che ci preparano a ciò che è provvisorio piuttosto che al permanente, sono sempre imminenti. Più di due decadi fa, il sociologo Zygmunt Bauman ha coniato il termine modernità liquida per descrivere il nostro presente inquieto. Bauman rifiutava l’idea che ci trovassimo in un’epoca postmoderna, sostenendo invece che la modernità fosse ancora intatta e che, nella sua manifestazione contemporanea o liquida, il cambiamento fosse l’unico elemento permanente e l’incertezza l’unica certezza.
Con Victor Fotso Nyie, Muna Mussie, Las Nietas de Nonó, Christian Offman
A cura di Johanne Affricot e Eric Otieno Sumba
Nella vita di oggi, due decenni dopo, si segue il flusso o si rischia di annegare. Eppure, sotto la superficie liquida, ci sono cose che indugiano nella controcorrente, mentre altre ancora, scendendo a fondo, si affinano per sedimentazione. Se le correnti cambiano e avanzano costantemente, i sedimenti restano come testimonianza della turbolenza. SEDIMENTS. After Memory interroga questa traccia granulare, indagando quattro segni distintivi della modernità liquida: le rivoluzioni ostacolate, le soggettività postcoloniali, il consumismo vuoto e la cittadinanza precaria. Mettendo in discussione il cliché di Jean-Baptiste A. Karr (più le cose cambiano, più rimangono identiche) nelle nostre realtà ipermoderne, questa mostra agita la distin zione tra mostre personali e collettive, avvicinando tra loro le opere di diversə artistə come capitoli tematici o episodi di un intero.
La mostra offre molteplici prospettive che collegano il Camerun, l’Eritrea, l’Italia, Porto Rico e il Ruanda nell’attenta esplorazione delle questioni socio-politiche ed estetiche attinenti. SEDIMENTS. After Memory è un’indagine filtrata attraverso le diverse pratiche artistiche di Victor Fot so Nyie (Identità sospese), Muna Mussie (ጎዳና ቦሎኛ | اینولوب عراش | Bologna St. 173, Riverberi (Roma), Las Nietas de Nonó (Foodtopia: después de todo territorio) e Christian Offman (Barocco).
Trovandoci in un’altra fase turbolenta della storia moderna che sta apportando un cambiamento fondamenta le nell’ipermoderno (dis)ordine del mondo, siamo portatз a chiederci: cosa resterà?
Con Victor Fotso Nyie, Muna Mussie, Las Nietas de Nonó, Christian Offman
A cura di Johanne Affricot e Eric Otieno Sumba
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
Dal 30 giugno al 4 settembre 2022
Dal martedì alla domenica dalle ore 17.00 alle 22.00
Lunedì chiuso
presso Mattatoio, Padiglioni 9a/9b
