Nel segno di Cambellotti. Virgilio Retrosi artista e artigiano

La mostra Nel segno di Cambellotti. Virgilio Retrosi artista e artigiano a cura di Gloria Raimondi e Gaia Dammacco, ospitata nella Dipendenza della Casina delle Civette di Villa Torlonia, nasce nell’ambito delle iniziative della Sovrintendenza Capitolina volte alla valorizzazione del ricco patrimonio delle sue collezioni e intende presentare al grande pubblico la figura di un artista che ha dedicato la sua vita alle arti applicate. Il nucleo dell’esposizione è incentrato infatti sul considerevole corpus di piatti in ceramica raffiguranti i Rioni di Roma presenti nelle collezioni del Museo di Roma e si giova della collaborazione del Museo Civico Duilio Cambellotti di Latina e di prestiti provenienti da collezioni private. Una parte interessante della mostra è dedicato al rapporto di Retrosi con il suo maestro Duilio Cambellotti, al quale si ispirò per la versatilità, l’amore per la tradizione e l’estro creativo nei diversi settori delle arti applicate.

Allievo e amico di Duilio Cambellotti, Virgilio Retrosi (Roma 1892-1975), esordì nel 1911 in occasione dell'Esposizione Internazionale di Roma per il cinquantenario dell'Unità d'Italia esponendo, su invito di Cambellotti, alcuni vasi di terracotta dipinta. Negli anni a cavallo del primo conflitto mondiale insegnò alla Scuola di Arti Applicate di Roma, fondata e diretta da Duilio Cambellotti. Durante la sua lunga carriera, oltre all’attività di ceramista e decoratore, Retrosi si dedicò alla grafica applicata, realizzando bozzetti per francobolli, manifesti e cartoline iniziando una collaborazione con l’ENIT (Ente Nazionale Italiano del Turismo) che durò dalla metà degli anni Trenta a tutti gli anni Sessanta.

Il progetto espositivo è promosso e realizzato da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Foto: locandina ufficiale della mostra