
Un viaggio emozionante tra cimeli, pezzi unici, foto e video: in occasione del 110esimo anniversario della Federazione Pugilistica Italiana - FPI (fondata a Milano il 2 marzo 1916), la mostra al Museo dello Sport, nei sotterranei dello Stadio di Domiziano a piazza Navona, racconta alcune delle più belle pagine della storia italiana della boxe, l’antichissima e nobile arte del pugilato citata da Omero nell’Iliade e da San Paolo nella Prima lettera ai Corinzi.
L’esposizione è inserita nel progetto “Lo Sport tra Storia, Movimento, Benessere e Cultura” promosso da Roma Capitale ed è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di pugilato FPI di Assisi. Il percorso di visita fa rivivere le imprese e gli atterramenti dei campioni, esempi e fonte d’ispirazione per i media, il cinema e la tv: da Primo Carnera, il primo titolo mondiale italiano nei pesi massimi nel 1933, alle tre medaglie olimpiche di Roberto Cammarelle, dalla leggenda del pugilato Nino Benvenuti, campione del mondo e storica medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del Sessanta, alle cinture europee di Emanuele Blandamura e Maria Moroni, la prima donna pugile professionista in Italia.
La mostra presenta anche una rassegna delle attività sociali e culturali che la Federazione ha avviato negli ultimi anni e un tocco d’arte, con l’opera #Provaciconme Pitbull Pink Power FPI di Giulia Maglionico, un messaggio forte e chiaro sull’empowerment femminile che mette al centro del lavoro artistico il pugilato, nel connubio tra boxe e arte contro la violenza sulle donne.
Informazioni
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