drammaturgia Alessandro Brucioni e Michele Crestacci
regia Alessandro Brucioni
con Michele Crestacci
suoni Filippo Conti
Mo-Wan Teatro
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
Lo spettacolo è un monologo che racconta, la storia e le passioni di Modigliani e ricostruisce un intenso e onirico ritratto dell’uomo, del pittore, del padre. Attraverso una irriverente, stralunata e comica spola tra Livorno e Parigi, tra il passato e il presente, lo spettacolo Modigliani, è uno sguardo amaro sulla Provincia che non riconobbe il suo genio. Una Provincia solare e bella, drammaticamente conservatrice, ostile al rinnovamento e irragionevolmente orgogliosa delle proprie debolezze. Una Provincia scolorita che la storia di Modigliani racconta e che di riflesso evoca e ricorda le vicende di un uomo timido, la sua ironia, la sua generosità, il suo esilio, il suo sconforto esistenziale.
Quando si avvicina la storia di Modigliani ci si insinua in un contesto storico di intense rivoluzioni sociali, culturali e politiche. Un contesto che ha visto la maturazione di correnti artistiche che sono state alla base di un nuovo modo di concepire la pittura. Punti di riferimento che sono all’origine delle nostre estetiche e forme di pensiero. La storia di Modigliani si colloca a cavallo tra ottocento e novecento in un periodo storico post-risorgimentale, nel pieno dello sviluppo del commercio, della corsa delle potenze europee verso le colonie, in un periodo storico di importanti scoperte e invenzioni, l’avvento della fotografia, del cinematografo, della radio, lo studio del volo, i motori a scoppio. Un periodo che vide una straordinaria trasformazione della società.
Corrado Augias definisce Modigliani come l’ultimo romantico e Modigliani era sicuramente un epigono della visione dell’arte come sacrifico di se stessi, dell’immedesimazione tra esistenza e arte, dell’uomo solo in conflitto con tutto e tutti.
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
mercoledì 6 e giovedì 7 marzo 2024
ore 21.00
Sala piccola