Memorie sommerse. I bronzi del Ponte di Valentiniano

Il progetto espositivo curato da Federica Rinaldi e Agnese Pergola per il Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo alla Terme restituisce al pubblico un gruppo di straordinari bronzi che facevano parte della decorazione dell’antico Pons Valentiniani.

Costruito dal praefectus urbi Lucio Aurelio Aviano Simmaco nel IV secolo d.C. per conto di Valentiniano I e Valente su una struttura precedente (il Pons Aurelius, il Pons Antoninus, o il Pons Agrippae) per collegare il Circus Flaminius con Trastevere, il ponte fu distrutto da una piena del Tevere nel 729 d.C. e sostituito secoli dopo dall’attuale Ponte Sisto. I bronzi presentati al pubblico riemersero alla fine dell’Ottocento durante gli interventi sugli argini del Tevere e sono stati per lungo tempo custoditi nei depositi del museo: oggi tornano visibili grazie a un approfondito lavoro di restauro e studio che ne ha permesso una nuova, completa contestualizzazione.

In mostra sono esposte tre opere frammentarie: una testa maschile diademata (forse quella dell’imperatore Valentiniano I), una statua in bronzo dorato che raffigura un personaggio togato e l’ala di una Vittoria. Un video con la voce narrante di Silvia Orlandi, docente di epigrafia latina alla Sapienza Università di Roma, illustra la grande iscrizione dedicatoria marmorea di Valentiniano e del fratello Valente, e l’iscrizione monumentale in travertino che ornava l’esterno del ponte, concepita appositamente per essere letta dai naviganti del Tevere. L’iscrizione si conserva nel Chiostro di Michelangelo alle Terme di Diocleziano.