Lartigue. L'invenzione della felicità

Attimi di leggerezza e di pura gioia, “meravigliosi regali del caso”, come li definiva lui stesso: la più ampia retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata a Jacques Henri Lartigue restituisce al pubblico l’opera di uno dei grandi innovatori della fotografia del XX secolo, ricostruendone la storia e la riscoperta.

L’esposizione raccoglie 120 immagini, di cui circa la metà inedite, provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue, insieme a materiali d’archivio, libri e riviste dell’epoca. Il percorso segue la sua intera carriera secondo un ordine cronologico: nato a Parigi nel 1894 in una ricca famiglia borghese, a sette anni Jacques Henry riceve in regalo dal padre una macchina fotografica e comincia a fotografare ciò che lo circonda, rivelando da subito un talento raro. Il successo come fotografo arriva a quasi settant’anni, dopo una carriera da pittore, quando il MoMa di New York, nel 1963, espone i suoi lavori della Belle époque. La mostra è un trionfo e Lartigue inizia nuove collaborazioni nel campo della moda e del cinema, stringe amicizia con Richard Avedon e Hiro e partecipa anche alle Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles dove diventa un punto di riferimento per i giovani creativi.

In mostra è esposto anche il suo libro Diary of a Century, pubblicato nel 1970 con il titolo “Instants de ma vie” in francese: una rilettura della storia attraverso le foto scattate nell’arco di tutta una vita, mescolando testo, immagini e impaginazione, un’opera d'arte che consacra Lartigue agli occhi del pubblico e della critica.