L’albergo dei poveri

Uno tra i drammi più importanti di Maksim Gor’kij è in scena al Teatro Argentina per la regia di Massimo Popolizio, con il titolo L’albergo dei poveri. L’opera teatrale, ribattezzata così da Giorgio Strehler nel 1947 - in occasione della sua regia che inaugurò il Piccolo Teatro di Milano in quello stesso anno - è conosciuta anche come I bassifondi, o Sul fondo, o ancora Il dormitorio.

Scritta da Maksim Gor’kij tra il 1901 e il 1902 e rappresentata per la prima volta a Mosca nel 1902 con grande successo di pubblico, l’opera narra la vita di un gruppo di residenti di un dormitorio per poveri, uno squallido rifugio dove i personaggi sono dei derelitti e alcolizzati provenienti dal fondo della società: poveri, ladri, prostitute, umili lavoratori. Nel dramma, mentre alcuni di questi personaggi tentano irrimediabilmente di uscire da quest’ambiente, altri si arrendono, trascorrendo i loro giorni cercando di non soccombere alla disperazione e all’angoscia del vivere. In questo contesto così degradato, le relazioni personali tra i residenti sono difficili, caratterizzati da liti aspre e ricorrenti.

Nello spettacolo di Massimo Popolizio, gli attori in scena riescono a restituirci tutta la drammaticità della pièce in un crescendo di tensione reso ancora più evidente dallo spazio angusto ricreato sulla scena, dando vita così a una rappresentazione ricca di pathos e di denuncia sociale che induce a una riflessione sul destino umano.

Di e con Massimo Popolizio; con  Giovanni Battaglia, Gabriele Brunelli, Luca Carbone, Martin Chishimba, Giampiero Cicciò, Carolina Ellero, Raffaele Esposito, Diamara Ferrero, Francesco Giordano, Marco Mavaracchio, Michele Nani, Aldo Ottobrino, Silvia Pietta, Sandra Toffolatti, Zoe Zolferino.

Foto: Mario Coppola