Il 18 luglio alle ore 20.00, Flavia Dalila D’Amico e Diana Ciufo curano l’incontro L’accessibilità come principio estetico nel campo delle arti performative, un progetto vincitore del bando Avvio alle Terze Missioni Sapienza 2022. D’Amico e Ciufo hanno indagato sotto diversi aspetti l’accessibilità per pubblici ciechi e ipovedenti. Un anno di sperimentazioni con il coinvolgimento della comunità di riferimento, degli studenti del Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura di Roma La Sapienza, enti e associazioni della città di Roma. Mediante la metodologia del co-design il programma si è delineato come una forma di co-creazione culturale insieme ai soggetti interessati (artisti e pubblici ciechi e ipovedenti). In questo versante l’accessibilità è stata intesa come luogo di co-esistenza, non un servizio o uno strumento ausiliario per una determinata comunità, ma opportunità di sperimentazione multisensoriale.
A seguire, alle ore 21.00 (con replica il 19 luglio) il festival saluta il suo pubblico con una Cena al buio, organizzata dall’Unione Ciechi e Ipovedenti. Un’esperienza sensoriale unica che coinvolge tutti i nostri sensi, ad eccezione della vista. I partecipanti sono condotti in una sala completamente oscura e guidati verso il loro posto a sedere. Qui, vengono serviti i piatti in modo che non possano vedere cosa hanno davanti, rendendo l’esperienza unica e avvolgente.
I suoni, i sapori e gli odori diventano i protagonisti della cena. Le percezioni sono amplificate e diventano più intense, i sapori diventano più evidenti e le sensazioni tattili sono molto più accentuate. La cena al buio non è solo un’esperienza gastronomica. È anche un’esperienza sociale, in quanto i partecipanti condividono la stessa esperienza e si trovano a parlare di come si sentono e di ciò che stanno gustando. Si creano legami tra gli invitati e si scoprono nuovi modi di comunicare.
Informazioni
Giovedì 18 luglio 2024 a partoire dalle ore 20.00
