Conversazione con la fotografa camerunense Angèle Etoundi Essamba e i curatori Massimo Scaringella e Sandro Orlandi Stagl intorno alla sua arte in occasione della prima mostra italiana.
Un nuovo modo di guardare la donna africana è indispensabile, perché negli anni le tante e diverse società di quel grande Continente sono molto cambiate.
Angèle Etoundi Essamba, fotografa originaria del Camerun, dov’è nata nel 1962, guarda la femminilità nera per darci una versione di originale bellezza e di autorevole carattere che, con colpevole distrazione, abbiamo dimenticato di notare. «Il mio lavoro sfida la stereotipata rappresentazione delle donne di colore, che sono spesso raffigurate come sottomesse, passive, dipendenti ed esotiche» sostiene Angèle, cresciuta in Francia ma laureatasi ad Amsterdam (dove vive) alla Scuola di fotografia e in Storia dell’arte.
Informazioni
Mercoledì 18 settembre 2024
dalle ore 18.00 alle 19.30