
Un’indagine sul gusto e sull’estetica che hanno caratterizzato le celebrazioni dei centenari di Leonardo, Raffaello e Dante tra il 1919 e il 1921, quando l’Italia, appena uscita dalla Grande Guerra, aveva necessità di ricostruire la propria identità nazionale e vedeva nell’eredità dei grandi maestri del passato una risorsa preziosa per guardare al futuro. Le celebrazioni ispirarono così gli artisti delle nuove generazioni, aprendo la strada a nuovi stili e tendenze e arrivando a tutta la popolazione attraverso cartoline, oggetti, copertine di riviste e giornali.
La mostra è suddivisa in tre sezioni ed è allestita al primo piano di Villa Farnesina. La prima sezione è dedicata al quarto centenario della morte di Leonardo che, con le sue invenzioni e i suoi studi sul corpo umano, simboleggiava la rinnovata fiducia nella tecnologia e la voglia di cambiamento. Le macchine volanti di Leonardo fornirono così l’ispirazione per l’Aeropittura del Futurismo mentre i monumenti equestri furono ripresi per illustrare le scene della Grande Guerra. La seconda sezione mostra la fortuna popolare e massmediatica di Raffaello, protagonista con le sue creazioni delle cartoline Liebig, di copertine di giornali e articoli sui suoi amori, di pubblicità di sigarette o di prodotti per l’infanzia. Proprio in quegli anni, molti furono però anche gli artisti che iniziarono a rifondare la propria estetica riprendendo l’arte rinascimentale, come mostrano per esempio le opere di De Chirico, Severini, Achille Funi e Mario Sironi.
La terza sezione illustra attraverso copertine di libri e di riviste, ma anche opere e disegni di artisti contemporanei come Adolfo Wildt o Carlo Carrà, come Dante venne celebrato nel 1921 quale emblema dell’identità italiana. Le cartoline disegnate da Ezio Anichini e Virgilio Faini in vista del centenario dantesco sono fra gli esempi di quanto il messaggio estetico legato alle celebrazioni potesse raggiungere ogni casa. Una sezione a parte, nella Sala Massari, è dedicata al recupero dei modelli antichi romani e rinascimentali nell’architettura moderna degli anni Venti, così come nei progetti delle “Periferie urbane” di Mario Sironi. Sono esposti anche i disegni per le riviste progettate da Fortunato Depero, Gino Severini e Marcello Nizzoli, autentici proto-designer che preannunciano nella grafica il “made in Italy” sviluppato negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
Informazioni
Dal 16 giugno 2021 al 13 gennaio 2022
Dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.40)
e la seconda domenica del mese (dalle ore 9.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 16.40)
