Liberamente tratto da Sallustio e Cicerone
di Lucia Nardi e Annalisa Scafi
regia di Luigi di Majo
con Luigi di Majo, Ferdinando Abbate e Beatrice Palme
Fu vera congiura oppure una rivolta contro la degenerazione di un sistema democratico divenuto repressivo?
Un avvocato dei nostri giorni rivisita il caso Catilina, cercando di riaprire il processo intentato nei suoi confronti da Cicerone. Quest’ultimo, secondo l’avvocato, ha costruito le prove contro Catilina, facendolo condannare a morte, servendosi esclusivamente di pentiti e di testimonianze indirette, senza alcun riscontro con elementi oggettivi. L’avvocato indaga sui fatti della storia come fosse un archeologo alla ricerca di ambigui e preziosi frammenti. Durante l’opera di scavo appaiono Cicerone, Cesare, Catone e Sallustio.
Si scoprono pericolose analogie con il sistema giudiziario attuale: gli avversari politici, allora come adesso, si cercava di eliminarli, attraverso i pentiti, le testimonianze false ed indirette. Si conclude con l’orazione di Bruto e di Marco Antonio dal “Giulio Cesare” di W. Shakespeare.
Informazioni
Domenica 10 aprile 2022
Ore 11.00
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