Keita Miyazaki trasforma il luogo più significativo di Villa Giulia in un racconto di rinascita tra origami, motori dismessi e visioni post-industriali
Il Ninfeo di Villa Giulia a Roma, Museo Nazionale Etrusco (ETRU), si apre all’arte contemporanea, accogliendo la personale dell’artista giapponese Keita Miyazaki, The Eternal Duality – Là dove scorre l’acqua, tra storia e rinascita, curata da Pier Paolo Scelsi, con la co-curatela di Ilaria Cera e la direzione artistica di Riccardo Freddo. Una riflessione sulla fragilità della modernità e sull’armonia possibile tra passato e futuro attraverso una serie di sculture e installazioni nate dall’incontro tra materiali industriali, carta, elementi leggeri e sonori, in dialogo con la storia e l’architettura dello spazio.
Tra gli angoli più intimi e nascosti della Villa, il Ninfeo diventa così spazio vivo di sperimentazione e visione; una nuova narrazione frutto della collaborazione tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (ETRU), IUVART - LoveItaly, CREA – Cantieri per il Contemporaneo e la Rosenfeld Gallery di Londra, che insieme propongono un progetto inedito nel cuore della città.
Protagonista è Keita Miyazaki, artista che ha fatto della contraddizione la sua materia. Nato a Tokyo nel 1983, Miyazaki vive e lavora tra il Giappone e il Regno Unito. Dopo lo tsunami del 2011, cui ha assistito direttamente, ha dato forma a una ricerca poetica radicale, capace di interrogare la fragilità del mondo attraverso i materiali: motori d’auto dismessi, metalli industriali, pieghe di carta origami, feltro cucito e suoni provenienti dalla quotidianità urbana si intrecciano nelle sue sculture, evocando mondi che oscillano tra l’apocalisse e la rinascita. L’artista recupera le rovine della nostra modernità per trasfigurarle in un’estetica della riconciliazione.
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