
Il progetto di Dora García è il quarto capitolo del programma triennale “Dispositivi sensibili”, ideato da Angel Moya Garcia per il Mattatoio di Roma e incentrato sulle convergenze fra arti visive e arti performative.
Il titolo deriva dal racconto Tlön, Uqbar, Orbis Tertius di J.L. Borges, esemplificativo di come la finzione sappia insinuarsi nella coscienza umana. Le convenzioni sociali, le identità, la storia, qualsiasi fatto noi riteniamo oggettivo è in realtà arrangiato dalla tessitura dell’immaginazione. Dotate di un copione sommario e di un finale aperto, le storie dell’artista spagnola indagano quale impatto abbiano la lingua, la letteratura, la traduzione e l’inconscio nelle costruzioni sociali e nelle identità. Ruotano attorno a un’incessante negoziazione tra colui che parla e colui che ascolta e, allo stesso tempo, creano un’ambivalenza tra finzione e accadimento spontaneo, analizzando il senso del limite tra realtà e rappresentazione.
Il progetto si concentra sull’idea di evento, durata e ripetizione, con un allestimento binario nei Padiglioni 9A e 9B del Mattatoio di Roma che ci trasporta in una dimensione misteriosa e affascinante. Il Padiglione 9A è occupato dalla proiezione del film “Segunda Vez” in cui Dora García intreccia politica, psicoanalisi e performance. Nel Padiglione 9B, invece, per tutta la durata del progetto si alternano e si intrecciano alcune performance “delegate”: una serie di disegni realizzati sul pavimento scandisce le sequenze, determinando il luogo delle performance e delimitando lo spazio.
Informazioni
Dal 7 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022
Dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 20.00
