
In concomitanza con il 55esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Cina, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea celebra l’arte del pittore cinese Liu Youju con una mostra-evento curata da Anna Balzani e promossa da Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
L’arte di Liu Youju si radica nella grande tradizione cinese ma attinge anche a suggestioni occidentali, dall’Impressionismo all’Astrattismo. Realizzate con inchiostro di china e colori acrilici su carta di riso e tela, le trentanove opere dell’artista originario di Guangzhou esposte nelle Sale Aldrovandi della Galleria conducono i visitatori in un viaggio introspettivo della coscienza, nel quale il mondo reale si fonde con quello immaginifico. Spazi cosmici, paesaggi naturali incontaminati, mondi interiori e luoghi mitologici e della memoria diventano un tutt’uno, abitato da sagome dalle sembianze umane e da bizzarri animali che sembrano esortarci a intraprendere un dialogo con loro.
Caratterizzate da un prorompente impatto cromatico e da gesto calligrafico mai casuale, le opere di Liu Youju sottendono profonde riflessioni sulla società contemporanea, sull’interazione tra il “sé” e “l’altro”, tra coscienza individuale e anima collettiva. Astrazione e figurazione rimescolano i loro confini, per restituire una visione unitaria e circolare della vita, dove l’essere umano, che è un microcosmo in dialogo con l’universo, si riappropria del proprio rapporto con l’ordine cosmico di cui è manifestazione.
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