Carlos, 15 anni. Be’… 16. E finisce che ne ha…20-22. Figlio di padre mursiano e madre del nord, ma vive nella grande città. Cioè parla a modo suo. Balla hip hop, scuola, comitiva. Adottato quando aveva 3-4 anni. Famiglia di classe media. Usa Tinder e conosce Claudia. S’ innamora di Caludia. Classe medio- alta. Una ragazza bene, di una famiglia bene. Tutto va bene. La prima notte che faranno sesso, faranno l’ amore. C’ è molto amore. Compare la cugina: coitus interruptus. Claudia non risponde più alle chiamate. Compare la polizia a casa. Processo. Per cosa? È nero, arabo, siriano. O almeno, lo sembra.Be’, in “realtà”, perché Claudia era minore. Ma in realtà perché è straniero, non è di qui. E tutto va in merda.A.K.A (Also Known As) ci parla di un periodo dell’ adolescenza di Carlos del quale noi facciamo parte. Di un momento in cui, per circostanze a lui estranee, tremano le sue fondamenta, le sue radici, la sua identità. Il fatto che Carlos sia adottato, fa sì che siano gli occhi degli altri a definire la sua “vera” identità. In fondo, siamo chi sentiamo di essere, o chi la gente crede che siamo?Un viaggio nel mondo piccolo e variegato di un adolescente di oggi che, con l’innocenza del suo sguardo, ci porta per mano dentro a temi e domande molto più grandi: l’identità, l’amore, il sesso, il razzismo e il senso di appartenenza a una comunità e a un luogo, il rapporto con le proprie radici e, soprattutto, lo sguardo degli altri e come questo possa definirci e allo stesso modo distruggerci.
Di DANIEL J. MEYERtraduzione Manuela Cherubiniregia e disegno luci Alice Ferranticon Michele De Paolasupervisione dello spazio scenico Anna Varaldo produzione Pandora Lab in collaborazione con Teatro della Dodicesima, Teatro Tor Bella Monacain accordo con Arcadia & Ricono Srlper gentile concessione di De Arteche Agency SLcon il patrocinio di Instituto Cervantes di Roma e Fundación SGAE
Il programma potrebbe subire variazioni
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