
Un’avventura artistica e affettiva costruita sulla diversità, di linguaggi, formazione e cultura, ma anche su idee e passioni comuni, in grado di trasformare la vita in poesia. A cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta Raphaël e a sessanta da quella di Mario Mafai, la mostra al Casino dei Principi di Villa Torlonia propone una nuova riflessione sui due artisti considerati tra i protagonisti delle vicende artistiche del Novecento.
L’incontro tra Antonietta Raphaël e Mario Mafai avviene esattamente cento anni fa, nel 1925, nella Scuola Libera del Nudo di Roma che entrambi frequentano. Dopo la breve e appassionata stagione che li vede, insieme a Scipione, animatori della cosiddetta la “Scuola di via Cavour”, Mafai e Raphaël seguono percorsi paralleli ma spesso anche divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica. Mario si ritaglia in breve tempo un ruolo importante nell’ambiente artistico romano, mantenendo il suo prestigio anche nel dopoguerra. Ben diversa la vicenda biografica e artistica di Antonietta, lituana di origini ebraiche, esposta a pregiudizi di genere, costretta ad allontanarsi da Roma negli anni delle leggi razziali e della guerra. La scoperta del suo talento e la valorizzazione della sua opera avvengono solo a partire dagli anni Cinquanta con riconoscimenti via via più ampi rispetto al suo ruolo nella definizione di una linea antinovecentesca, della sua originale opera scultorea e dell’ultima accesa e felice stagione pittorica negli anni Sessanta.
Ideata dal Centro Studi Mafai Raphaël e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, l’esposizione presenta al pubblico oltre cento opere pittoriche e scultoree, di cui alcune inedite e altre raramente esposte, provenienti dalle collezioni della Sovrintendenza Capitolina, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, dai Musei Civici Fiorentini, dalle collezioni d’arte della Camera dei Deputati e della Banca d’Italia, da numerose collezioni private e dalle collezioni degli eredi dei due artisti. Una rara e selezionata documentazione originale formata da lettere, disegni e fotografie contribuisce a raccontare la vicenda umana e artistica di Mafai e Raphaël.
Informazioni
Dal 23 maggio al 2 novembre 2025
dal martedì alla domenica ore 9.00-19.00
ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì
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