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Chiesa di San Giuliano dei Fiamminghi

Scarse e senza molti fondamenti storici sono le notizie che riguardano la figura di San Giuliano, al quale la voce popolare diede l’attributo di Ospitaliere. Impulsivo e facile all’ira, secondo una delle versioni che circolavano Giuliano sarebbe nato in Belgio nel VII secolo da una nobile famiglia: dopo aver ucciso per un tragico equivoco i genitori, avrebbe intrapreso una vita di espiazione e di preghiera in giro per l’Europa, dedicandosi ad assistere bisognosi e pellegrini. Oltre a essere invocato da albergatori e viandanti, Giuliano divenne protagonista di una delle leggende più longeve e diffuse nell’Europa occidentale, fino al racconto dei “Trois contes” di Flaubert: e proprio a lui è dedicata la piccola chiesa alle spalle del Teatro Argentina, nel Rione Sant’Eustachio.

Secondo la tradizione la chiesa era stata fondata già nell’VIII secolo, ai tempi di papa Gregorio II, quando la Fiandra si convertì al cristianesimo. Ma è probabilmente nell’XI secolo che la comunità cristiana dei Fiamminghi residenti a Roma eresse un ospizio per i propri connazionali di passaggio nella città eterna come pellegrini o visitatori, con una cappella dedicata al santo protettore. Roberto II conte di Fiandra, giunto a Roma nel 1096 per partecipare alla crociata bandita da Urbano II, avrebbe dimorato qui e si sarebbe occupato del suo restauro. Le prime menzioni storiche risalgono però alla metà del XV secolo, e precisamente al 1444, anno di datazione degli statuti e dei regolamenti della Confraternita dei Fiamminghi che gestiva l’ospizio. Nei secoli successivi il complesso fu oggetto di vari restauri: tra il 1680 ed il 1682 la confraternita ampliò la chiesa trasformandone la pianta a croce latina in una ovale con otto colonne. Con la rivoluzione francese terminò l’attività dell’ospizio, in seguito trasformato in collegio belga (oggi trasferito in via Aurelia). La chiesa fu gestita dapprima dai Paesi Bassi e poi dal Belgio, di cui è oggi chiesa nazionale. Il complesso è oggi amministrato dalla Stichting Sint-Juliaan, una fondazione laica che discende dall’antica confraternita.

La piccola facciata, inserita nell’edificio dell’ex ospizio, presenta al centro un portale decorato con il leone di Fiandra. Nella parte superiore, in una nicchia, si trova una copia moderna della statua in legno d’olmo scolpita da Jodocus Haerts nel Seicento. L’originale è conservato in una delle sale della fondazione. All’interno, la volta è decorata con gli stemmi delle città di Bruges, Gand e Ypres e, al centro, da un affresco con la Gloria di San Giuliano realizzato ai primi del Settecento dall’artista protestante William Kent, più famoso come giardiniere-architetto dei sovrani inglesi. Degno di nota è il monumento a Ludovica de Timbrune-Valence, innalzato nel 1830 da Matthieu Kessels, uno dei principali rappresentanti del classicismo nella scultura belga. Moglie dell’allora ambasciatore belga, la nobildonna viene accolta in cielo dalla figlia morta in tenera età, in vesti di angelo: un spettacolare gruppo scultoreo in marmo bianco che ben esprime l’arte dell’Ottocento.

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Informazioni

Indirizzo 
POINT (12.475863 41.895939)
Orari 

Per gli orari delle messe e le modalità di visita rivolgersi ai contatti indicati.

Contatti 
Email: 
sangiulianodeifiamminghi@gmail.com
Sito web: 
https://sangiulianodeifiamminghi.com
Telefono: 
06 6872550
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Location

San Giuliano dei Fiamminghi, Via del Sudario, 40
Via del Sudario, 40
41° 53' 45.3804" N, 12° 28' 33.1068" E

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