Il gigantesco scheletro di una balena, illuminato al suo interno da lampade provenienti da tutto il mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi ambientali come il risparmio dell’acqua e il recupero della plastica, prima causa dell’inquinamento dei mari, attraverso l’arte e la cultura. È l’obiettivo dell’opera di arte contemporanea che i passeggeri del Leonardo da Vinci possono ammirare dalla fine di gennaio nell’area d’imbarco A del Terminal 1 dell’aeroporto, da anni attento a includere i principi della sostenibilità nel proprio business.
Realizzata dall’artista Marcantonio, Grande Anima è un’imponente e suggestiva istallazione con un forte impatto visivo. Le luci che la illuminano rappresentano l’anima ancora accesa della balena, la fanno vivere e volare, invitandoci a riflettere sulla fragilità del mondo in cui viviamo, sulla necessità di adottare comportamenti che salvaguardino la bellezza della natura, sul rapporto che lega l’umanità alle altre specie che abitano il nostro pianeta.
L’iniziativa è sostenuta da One Ocean Foundation, la fondazione no-profit che opera a livello internazionale a favore della salvaguardia degli oceani, da ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, e da Cultura Italiae, l’associazione che ha come scopo principale la diffusione e la promozione di progetti, azioni concrete e buone pratiche volte a sostenere il mondo della cultura e a stimolare la crescita e lo sviluppo etico, sociale ed economico. Cultura Italiae, tra l’altro, ha anche curato la scelta dell’opera per i criteri di sostenibilità e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.
Attraverso un QR code posto sui pannelli intorno all’istallazione, i viaggiatori possono inoltre ascoltare, via podcast, il racconto “Grande Anima - La balena di Fiumicino”, che narra la storia della balena grigia giunta nel 2021 a largo di Fiumicino dopo varie tappe, tra cui il golfo di Napoli e Anzio.
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