
Nel cuore pulsante di Roma, dove passato e futuro si sfiorano ogni giorno, il cantiere della futura stazione Venezia della Linea C si trasforma ancora una volta in un palcoscenico d’arte contemporanea con Tools, la nuova installazione firmata da Elisabetta Benassi, terzo intervento del progetto “Murales – arte contemporanea in metro”, ideato per trasformare i dieci silos industriali affacciati su Piazza Venezia in monumenti visivi al cambiamento urbano.
Dopo gli interventi di Pietro Ruffo e Marinella Senatore, Elisabetta Benassi sceglie di raccontare il cantiere non come luogo di semplice passaggio, ma come spazio vivo, fatto di mani, strumenti e fatica quotidiana, rendendo protagonisti gli operai stessi, immortalati mentre stringono gli attrezzi con cui lavorano alla nuova infrastruttura della città.
Potente ed evocativa, l’opera di Benassi cita volutamente la tradizione barocca romana: come gli angeli di Gian Lorenzo Bernini su Ponte Sant’Angelo sorreggono i simboli della Passione di Cristo, così gli operai del cantiere di Piazza Venezia reggono i loro strumenti di lavoro. Un parallelismo che intreccia sacro e profano, antico e moderno, trasferendo nel presente la stessa tensione verso la costruzione, la dedizione e l’elevazione simbolica.
Il progetto Murales, promosso dalle società del consorzio Metro C con il patrocinio di Roma Capitale, nasce proprio per trasformare un grande cantiere urbano in uno spazio di narrazione collettiva. Piazza Venezia, crocevia storico della vita cittadina, diventa così un’eco visiva della trasformazione in atto: un luogo in cui la città osserva sé stessa cambiare, attraverso lo sguardo degli artisti.
Romana, classe 1966, Elisabetta Benassi è tra le voci più autorevoli dell’arte contemporanea italiana. Il suo lavoro attraversa installazioni, video e fotografia, e pone al centro della visione dell’artista le tracce culturali e politiche della modernità e interrogandone la memoria.
L’inaugurazione di Tools coincide con un passaggio importante dei lavori: è infatti iniziata la seconda macrofase, dopo mesi dedicati agli scavi archeologici e alla costruzione del grande solaio che definirà la futura conformazione della stazione. Entro l’inizio del prossimo anno prenderanno il via i nuovi diaframmi che completeranno la “scatola” della stazione.
Tools, Elisabetta Benassi ph. Roma Capitale
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