Museo delle Opacità #2.Agricolture e architetture colonialiCooking Sections. Diritti ai semi, diritti dei semiDAAR – Alessandro Petti e Sandi Hilal. Ente di Decolonizzazione: Ceneri
MUCIV-Museo delle Civiltà presenta Museo delle Opacità #2. Agricolture e architetture coloniali, il nuovo capitolo del progetto, a cura di Rosa Anna Di Lella, Gaia Delpino, e Matteo Lucchetti, dedicato al riallestimento e alla ricondivisione delle collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma, entrate a far parte del MUCIV nel 2017 e in corso di ri-catalogazione.Costituite da oltre 12.000 opere e documenti che testimoniano la quasi secolarestoria coloniale italiana in Africa (1882-1960), queste collezioni furono originariamente musealizzate con funzione di sostegno alle politiche coloniali ma non furono più esposte dalla chiusura del Museo Coloniale, avvenuta nel 1971. Il MUCIV sta quindi coinvolgendo il pubblico in una riflessione compartecipata sul loro riallestimento e la loro progressiva restituzione alla collettività. In questo percorso, i vari capitoli del progetto si focalizzano su singoli aspetti e nuclei tematici, mettendo in dialogo le testimonianze storiche con nuove ricerche e interventi contemporanei e con il coinvolgimento delle comunità.In questo secondo capitolo, che segue quello inaugurato nel 2023, l’attenzione è posta sulla relazione fraagricolture e architetture colonialianalizzando – attraversodocumenti, fotografie e opere d’arte dell’epoca– aspetti come lo sfruttamento economico delle risorse ambientali, geologiche, umane o il rapporto fra arte e propaganda nella storia del colonialismo italiano inEritrea, Somalia,LibiaedEtiopia. Emblematica, in questo secondo capitolo, è la selezione della documentazione fotografica di alcune delle principali esposizioni coloniali avvenute sul territorio italiano, a partire dall’Esposizione Internazionale di Marina e Igiene marinaradel1914aGenovafino allaPrima Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare del1940aNapoli, passando per Roma, Milano e Bari. Contribuiscono a condividere la ricerca in corso anche i fondi documentali dell’exIsIAO (Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente), che integrano l’allestimento grazie alla collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Completano il percorsoapparati di approfondimento, che permettono di contestualizzare i materiali selezionati nel quadro più generale delle politiche e delle economie coloniali, e un programma divisite guidate, attività didattiche e eventi pubbliciche proporrà ulteriori momenti di confronto.
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