Posta all’estremità settentrionale di piazza Navona – di cui contribuisce a esaltare l’atmosfera con la Fontana dei Quattro Fiumi e la Fontana del Moro –, era nota un tempo come “fontana dei Calderari”, per la sua vicinanza alla stradina occupata dalle botteghe dei fabbricanti e venditori di recipienti in rame.
Insieme con la Fontana del Moro, realizzata all’estremità opposta della piazza davanti Palazzo Doria-Pamphilj, fu la prima commissionata a Giacomo Della Porta da Papa Gregorio XIII nel 1574, subito dopo il restauro dell’Aqua Virgo e la realizzazione di una sua ramificazione che raggiungesse l’area dell’antico Campo Marzio. L’unico intervento successivo di un certo rilievo, a opera del Bernini, fu la rimozione dei gradini su cui era posta e della cancellata che la circoscriveva e la costruzione di una vasca più ampia intorno alla fontana.
La decorazione della vasca, che doveva essere analoga a quella della sua gemella, con tritoni e mascheroni, all’epoca non venne realizzata. Solamente nel 1873, con la decisione da parte del Comune di Roma di bandire un concorso, furono aggiunti i gruppi scultorei, il Nettuno in lotta con una piovra dello scultore Antonio Della Bitta e le nereidi, i cavalli marini, i putti e i delfini di Gregorio Zappalà.
Il cuore di Roma: Piazza Navona e Campo de' Fiori
Piazza Navona
Uno dei complessi urbanistici più spettacolari della Roma barocca
Chiesa di Sant'Agnese in Agone
Fontana dei Quattro Fiumi
Fontana del Moro
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