Cisterna romana delle Sette Sale

La monumentale cisterna, uno dei serbatoi d’acqua più grandi del mondo antico, era conosciuta fin dal medioevo con il nome di Sette Sale, anche se in realtà gli ambienti che la compongono sono nove, affiancati l’uno all’altro e destinati a contenere milioni di litri d’acqua (più di otto). Conservata quasi perfettamente e situata ai margini del Parco del Colle Oppio, è stata a lungo considerata pertinente alla Domus Aurea ma i numerosi bolli rinvenuti sui laterizi delle sue murature hanno permesso di datarla correttamente agli inizi del II secolo d.C., cioè all’epoca dell’imperatore Traiano, per le cui terme fu concepita e costruita con una grandiosità e una perfezione architettonica di assoluto rilievo.

All’epoca la tecnica edilizia più utilizzata era l’opera laterizia, che consentiva di realizzare strutture forti e resistenti in breve tempo e che per tale motivo fu esportata nelle varie regioni dell’impero. Anche nel caso della cisterna, quindi, il nucleo cementizio è rivestito da una cortina di mattoni. Pavimenti e pareti sono poi ricoperti di cocciopesto, una sorta di intonaco fatto con mattoni sminuzzati, un procedimento utilizzato anche oggi che contribuisce a rendere impermeabili le superfici. Le sale, larghe oltre cinque metri e di lunghezza variabile da 30 a 40 metri, comunicano tra loro tramite un sistema di aperture disposte diagonalmente per evitare il formarsi di mulinelli d’acqua, e furono costruite al di sopra di un piano interrato in modo da porle a una altezza tale da garantire all’acqua la pressione sufficiente per alimentare le terme.  

Uno degli ambienti della cisterna, rimasta sempre visibile nei secoli anche dopo aver cessato la sua funzione nel V secolo d.C., fu utilizzato in età medievale come luogo di sepoltura e vi sono stati rinvenuti più di mille scheletri. Sulla terrazza delle Sette Sale, in un punto meraviglioso che dominava Roma dall’alto, gli scavi degli anni Sessanta e Settanta hanno riportato alla luce anche una domus, destinata probabilmente al funzionario che si occupava del funzionamento delle terme.