Chiesa di Santa Maria ai Monti

La chiesa sorge nel Rione Monti nel luogo in cui vi era un antico monastero del XIII secolo che ospitava una comunità di suore Clarisse. Costruita a partire dal 1580 da Giacomo della Porta su incarico di Papa Gregorio XIII a seguito di una miracolosa guarigione di una donna cieca da parte dell'icona della Madonna rinvenuta sul posto, conserva a tutt’oggi l’aspetto originario.

La semplice facciata, che si ispira alla Chiesa del Gesù, opera del medesimo architetto, è a due ordini di lesene collegati tra loro da volute laterali ed è coronata da timpani triangolari e scandita da lesene corinzie e quattro nicchie.

L’interno, a navata unica, conserva molte opere degne di pregio. Sulla volta è affrescata l’Ascensione, tra angeli e dottori della Chiesa di Cristoforo Casolani (inizi del XVII secolo); nella volta e negli arconi delle cappelle vi sono degli angeli in stucco del 1588, opera di Ambrogio Buonvicino. Sull’altare maggiore troviamo invece l’immagine ritenuta miracolosa della Vergine con Bambino e i Ss. Stefano e Lorenzo (degli inizi XV secolo). 

Ornano l’abside splendidi dipinti di Giacinto Gimignani (San Michele Crocifissione, San Pietro battezza i Ss. Processo e Martiniano, Apparizione di Cristo alla Vergine e Battesimo di Cristo) e del Casolani (storie di Maria ed Evangelisti); al di sopra, sono raffigurati degli angeli di Orazio Gentileschi (1599). Altre opere importanti sono la pala di Antonio Viviani (copia della Pietà di Michelangelo) nella Cappella della Pietà, gli affreschi di Lattanzio Mainardi e Paris Nogari.