Shadows of Tomorrow

Un paesaggio fatto di corpi in movimento, costumi, luci e suoni: Shadows of Tomorrow, portato in scena dalla coreografa norvegese Ingri Fiksdal nel Foyer del Teatro India, è una performance ipnotizzante alla quale il pubblico è invitato a prendere parte, diventando tutt’uno con la coreografia e aggirandosi liberamente in tutto lo spazio scenico, anche in mezzo ai performer.  

Con il viso e il corpo coperto da diversi strati di tessuti colorati, irriconoscibili e senza genere ma inequivocabilmente umani, venti ballerini ci trasportano in silenzio, attraverso movimenti lenti e ripetitivi intensificati da un complesso gioco di luci e ombre, nell’esperienza immersiva di un concerto psichedelico, seppure senza alcuna musica da ascoltare.

Sono infatti i ritmi complessi e i testi oscuri della musica psichedelica a costituire la suggestione di partenza del progetto coreografico: il titolo fa riferimento a un brano del duo Madvillain, formato da Madib e MF Doom, figure chiave imprevedibili e non classificabili dell’hip hop psichedelico. La traccia è a sua volta un tributo a Sun Ra – uno dei più visionari interpreti della storia del jazz, pioniere dell’afrofuturismo oltre che poeta, compositore e filosofo –  con il suono del viaggio cosmico tratto dal suo film “Space Is the Place” campionato nella traccia.