
Il VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia ospitano la mostra Le ferrovie d’Italia (1861-2025). Dall’unità nazionale alle sfide del futuro, dedicata alla storia delle ferrovie. L’esposizione è organizzata insieme alle Ferrovie dello Stato Italiane, che nel 2025 celebrano centoventi anni di attività. Fondate nel 1905 in epoca giolittiana, le Ferrovie dello Stato da allora accompagnano ogni fase della storia nazionale: dalle guerre mondiali alla ricostruzione, dal boom economico alla globalizzazione, fino alle sfide odierne della tecnologia e della sostenibilità.
La storia d’Italia e la storia delle ferrovie infatti sono intrecciate strettamente. I binari, i treni e le stazioni hanno contribuito a forgiare una nuova identità collettiva, riflessa nelle opere di artisti e scrittori, come simbolo di progresso e di modernità, ma talvolta anche delle loro contraddizioni.
La mostra è organizzata in quattro sezioni temporali: 1861-1904. La genesi e lo sviluppo del sistema ferroviario italiano; 1905-1944. Dalla nazionalizzazione alla Seconda guerra mondiale;1985-2025. Un tempo nuovo; e, infine, Le opere e gli autori. I testi di apparato, di rigoroso impianto scientifico, trovano un corrispettivo visivo nelle video installazioni appositamente realizzate con materiali documentari, fotografie e filmati d’epoca. Non mancano alcuni dipinti, da Salvatore Fergola a Marco Verrelli, passando per De Nittis, Boccioni e de Chirico; sculture, da Boggio a Mattiacci; fotografie dei grandi autori italiani, quali Battaglia, Berengo Gardin, Abate, Basilico, Scianna e Jodice fino alla più giovane Anna Di Prospero. Le video installazioni presentano sequenze cinematografiche, da Visconti a Fellini, caroselli pubblicitari di Pascali, video di performance di John Cage e di Sissi, collage di Paolini, installazioni di Kounellis e Lelario, brani di letteratura e poesia, da Carducci a Starnone.
L’esposizione si avvale di un importante Comitato scientifico-accademico.
Foto: locandina ufficiale della mostra
Informazioni
Vittoriano, Sala Zanardelli
Palazzo Venezia, Giardino grande
Condividi











































