Le destin de Carmen

L'amour est un oiseau rebelle (Carmen, Atto I, Scena V)

L’opera più celebre di Georges Bizet è in scena al Teatro Argentina, nell’adattamento del tenore Roberto Cresca, col titolo di Le destin de Carmen. Nella nuova versione curata da Cresca, la dicotomia tra eros e thanatos è portata alle estreme conseguenze e tutta l’opera è scandita da forti passioni.

Rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1875 e composta da quattro atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, l’Opéra-comique di Bizet è tratta dalla novella dello scrittore Prosper Mérimée. Inizialmente non ebbe grande successo e Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna successiva. La trama ci presenta Don Josè, giovane brigadiere di servizio a Siviglia, fidanzato con Micaela, sua sorella adottiva. La sua esistenza tranquilla viene sconvolta dall’incontro con Carmen, una gitana affascinante di costumi molto liberi che seduce il brigadiere cantando l’habanera, una delle arie più famose dell’opera lirica. Carmen vorrebbe che Don Josè diventasse contrabbandiere per vivere una vita priva di regole: inizialmente il brigadiere rifiuta questo stile di vita, ma alla fine finisce per cedere. Un giorno però Micaela avvisa Don Josè che la madre è morta e lui deve quindi seguirla e abbandonare Carmen. A questo punto entra in scena un nuovo personaggio: il torero Escamillo che si innamora di Carmen e la invita ad assistere alla corrida di Siviglia. Fuori dall’edificio Don Josè, ormai in rovina per colpa della zingara, la incontra proponendole di cominciare una nuova vita insieme in un altro paese, ma lei rifiuta; folle di gelosia, lui allora la uccide con una pugnalata.

Tutta l’opera raggiunge il suo climax allorchè, in questa scena finale carica di pathos, le note tragiche si alternano a quelle festose della corrida che si sta svolgendo all’interno dell’edificio presso cui si trovano i protagonisti.

Foto: sito ufficiale del Mythos Opera Festival