
Dall’ 8 giugno al 28 settembre 2025 ritorna a Roma, nell’affascinante cornice architettonica della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, il Festival di Musica Antica diretto dal Maestro Giorgio Sasso, rassegna dedicata al grande repertorio vocale e strumentale dei secoli XVII e XVIII eseguito su strumenti storici, in uno dei luoghi più suggestivi della Capitale.
Il Festival, appuntamento sempre molto atteso e ormai consolidato del panorama musicale romano, è prodotto da Progetto Sonora Impresa Sociale Srl e organizzato da Associazione Insieme Strumentale di Roma e ACMT – Associazione Culturale Marco Taschler, con il contributo del Ministero della Cultura. Dopo anni di gestione curata dall’ISR, da quest’anno l’iniziativa si avvale del sostegno produttivo e organizzativo di Progetto Sonora, mantenendo immutata la qualità e lo spirito originario.
La manifestazione si articola in due distinti periodi: iI primo, nel mese di giugno, propone quattro appuntamenti domenicali all’insegna della grande musica antica, mentre il secondo, in programma a settembre, offre tre serate dedicate a capolavori del repertorio sacro e profano dei secoli XVII e XVIII.
Domenica 8 giugno, il festival si apre con “Due Romani nati altrove”, concerto dell’Ensemble Barocco di Napoli, che omaggia due grandi del barocco italiano, Alessandro Scarlatti e Arcangelo Corelli, entrambi legati alla città eterna da un forte vincolo artistico.
Il 15 giugno, è invece la volta del cembalista Simone Pierini con uno dei capolavori assoluti del repertorio tastieristico europeo: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, proposte nella loro versione originale per clavicembalo.
Il 22 giugno, tre eccellenti musicisti – Manuel Granatiero (flauto traverso), Teresa e Marco Ceccato (violino e violoncello) – interpretano musiche di Haydn e una particolare trascrizione della Serenata KV 439 di Mozart, originariamente pensata per tre corni di bassetto e qui riproposta in una brillante trascrizione strumentale che offre al pubblico il fascino del classicismo viennese.
A concludere il ciclo di giugno, domenica 29, è l’Accademia Veracini di Firenze, formazione giovanile cresciuta sotto la guida dello stesso Maestro Sasso, con un programma che include musiche di Corelli, Bach e Vivaldi e celebra il dialogo tra scuola italiana e cultura musicale europea del primo Settecento.
Il 14 settembre il repertorio sacro è al centro con lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, interpretato dall’Insieme Strumentale di Roma e alle voci di Minni Diodati (soprano) e Lucia Napoli (contralto).
Domenica 21 settembre, è in programma Un Pastiche, una prima esecuzione ideata per il Festival, che propone un progetto artistico originale: attraverso un racconto aneddotico, colto e leggero, il pubblico viene trasportato nella musica del ‘700, tra brevi elaborazioni musicali e celebri brani rielaborati per l’occasione, come La Follia di Vivaldi, la Passacaglia dal Radamisto di Händel e pagine di Corelli. Protagonisti di questa serata sono Minni Diodati, Giorgio e Daniele Sasso, Andrea Fossà e Salvatore Carchiolo.
Il Festival si conclude domenica 28 settembre con Palestrina Vs Lassus, confronto tra due giganti della musica polifonica rinascimentale: Giovanni Pierluigi da Palestrina e Orlando di Lasso. A eseguirne le musiche è l’ensemble vocale Extravocalia, composto da Carla Ferrari (soprano), Isabella Candeloro (mezzosoprano), Leonardo Malara (tenore) e Marzio Montebello (basso).
Foto: locandina ufficiale dello spettacolo
Informazioni
