Caligola

Nello spettacolo Caligola di Albert Camus, in scena al Teatro Ghione per la regia di Gennaro Duccilli, la figura dell’imperatore romano viene presentata come un personaggio visionario che, irrimediabilmente segnato dalla morte della adorata sorella e amante Drusilla, si tortura nella ricerca dell’impossibile cadendo in un gorgo di disperazione e crudeltà.

Il regista ha scelto di ambientare la vicenda sulla riva settentrionale del lago di Nemi presso Roma, lì dove esisteva il santuario di Diana, che vanta origini antichissime. Caligola infatti fece costruire sul lago, per celebrarvi riti e feste in onore della dea, due gigantesche navi portatrici di costruzioni in muratura che, non si sa quando, finirono in fondo al lago e furono recuperate negli anni ’20 del secolo scorso. Un’ipotesi è che Caligola, odiato per la sua dissolutezza e crudeltà, fosse stato colpito dalla damnatio memoriae, cioè nella cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una persona.

L’opera teatrale in quattro atti, scritta da Camus nel 1938, insieme al romanzo Lo straniero e al saggio Il mito di Sisifo, entrambi del 1942, fa parte della cosiddetta “trilogia dell’assurdo", nella quale Caligola rappresenta la lotta tra la coscienza individuale e la burocrazia politica e intellettuale, percorsa attraverso le vicende tragiche di un imperatore folle e crudele.

Con Gennaro Duccilli e gli attori del Teatro della luce e dell’ombra.

Foto: sito ufficiale del Teatro Ghione