Sono molti gli episodi della storia coloniale italiana in Eritrea, Somalia, Etiopia e Libia che, sia nelle memorie individuali che nella dimensione collettiva, sono stati nel corso del tempo avvolti dall’oblio, ma che se nuovamente studiati e condivisi possono diventare uno stimolo a una riflessione e a un dialogo, plurali e compartecipati, fra il passato e la contemporaneità.Nel secondo capitolo del progetto espositivo e di ricerca Museo delle Opacità –inaugurato il 21 maggio 2025 e dedicato ai temi delle agricolture e delle architetture coloniali – le collezioni storiche dell’ex Museo Coloniale di Roma sono quindi state messe in dialogo con una pluralità di altri contributi contemporanei. Confluite nel 2017 nel MUCIV-Museo delle Civiltà, le collezioni dell’ex Museo Coloniale sono così tornate ad essere accessibili e oggetto quotidiano di uno studio condiviso dal Museo con ricercatrici e ricercatori universitari, artiste e artisti, e con tutte le persone e le comunità interessate a portare il contribuito della loro testimonianza e della loro ricerca.Tra queste vi è Tezeta Abraham che, a partire dalla propria storia personale, si è interrogata sulla storia coloniale italiana in Africa e sulle sue conseguenze contemporanee. Dalle sue riflessioni, in un dialogo con storici, giornalisti, scrittrici, poetesse, sociologhi, esperte di colonialismo e persone che hanno vissuto le conseguenze del colonialismo e della razzializzazione, Abraham ha realizzato il documentario ENNE ENNE – NON NOTO.
Proiezione del documentario alla presenza dell’autrice, in dialogo con Mohamed Tailamoun, sociologo, e Alessandro Triulzi, storico dell’Africa
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