Regia + coreografia Eliana Stragapede + Borna Babić - Drammaturgia Margherita Scalise - Composizione musicale Nenad Kovačić - Voce Teresa Campos - Musiche originali Nicholas Britell - Audio editing Giuseppe Santoro - Interpreti Eliana Stragapede + Borna Babić - Disegno luci Benjamin Verbrugge - Costumi Nina Lopez-Le Galliard - Una co-produzione VGC Brussels, Culture Moves Europe (European Union and Goethe Institut), L'OBRADOR Espai de Creació, Roxy Ulm and TanzLabor Ulm - Contributi fotografici David Kalwar
AMAE si interroga sul bisogno di co-dipendenza nelle relazioni umane. Indaga il desiderio di essere amati passivamente, cercando l'indulgenza dell’altro. Il desiderio di circondarsi completamente e di sentirsi tutt'uno con l'altro, cercando di escludere ed evitare il confronto con la realtà oggettiva esterna. Da un certo punto di vista, questo potrebbe essere percepito come un comportamento molto accogliente e umano: essere in armonia ed affidarsi agli altri. Da un altro punto di vista, potrebbe sembrare che incoraggi l'autoindulgenza, la dipendenza e il controllo. Fino a che punto questo bisogno può portarci, cosicché dall'amore iniziamo a soffrire, dalla cura diventiamo ossessivi e dal sostegno finiamo per controllare?
Oltre alle esperienze personali, il lavoro si ispira al libro L'anatomia della dipendenza dello psicoanalista giapponese Takeo Doi. Egli ci offre una chiara spiegazione del concetto di amae, un comportamento tipicamente giapponese, il bisogno di essere in buoni rapporti e di poter dipendere dalle persone che ci circondano.
Il programma potrebbe subire variazioni
Informationen
Venerdì 17 maggio 2024
Ore 18.00
